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Cento metri sospeso nel vuoto: la sfida sulla fune di Andrea Loreni apre il Mosto Festival

Il funanmbolo si esibisce in una camminata a dieci metri d'altezza sopra la vigna dei Poderi dal Nespoli. Una sfida contro la paura per riscoprire l'equilibrio

Da solo, su una fune, sospeso nel vuoto per 100 metri di pura emozione. E' questo  l'evento d'apertura della prima serata del Mosto Festival, la traversata del funambolo Andrea Loreni, che giovedì 5 settembre alle ore 20 cammina su una corda tesa dieci metri sopra la vigna. 

Così Andrea Loreni, funambolo che da anni si dedica alla sua personale ricerca della verità, apre la terza edizione del festival ai Poderi dal Nespoli, quest'anno dedicata alle grandi altezze fisiche, prima ancora che emotive, quelle che evocano vette da raggiungere o situazioni estreme e sfidanti.

Ogni cambiamento è un passo sospeso sul vuoto. Il funambolo sul cavo perde i punti di riferimento che ha a terra, affronta il disequilibrio, l'ignoto, la paura. Ad ogni passo scopre l'equilibrio, che è una ricerca non conclusa, un frammento di consapevolezza, una meta mai raggiunta.

Alla performance seguirà alle 21 il primo talk condotto da Matteo Caccia dedicato a Zen e funambolismo, il focus della ricerca personale di Andrea Loreni. Ha camminato sopra l’acqua o immerso nel verde delle montagne, per il cinema e la televisione, in piano e in pendenza, in silenzio o accompagnato da suoni che hanno vibrato insieme alla corda. Ha percorso chilometri su un cavo teso nei cieli di numerose città e Paesi, da Torino, a Firenze, dalla Svizzera a Israele. L’intuizione dell’assoluto lo avvicina alla pratica della meditazione zen e al Giappone, dove ha attraversato sospeso il lago del Tempio Sogen-ji.

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