Alla Fabbrica delle Candele un nuovo weekend teatrale con gli spettacoli de "Il Premio dei Premi"
Nuovo appuntamento nel fine settimana alla Fabbrica delle Candele con "Il Premio dei Premi", la grande kermesse che porta sul palcoscenico i campioni delle più diverse realtà regionali. Sabato sarà di scena "Regina dei sussurri" de "La Foresta di Arden", mentre domenica "Bugiardi" de "Il Teatro dell'Albero". Entrambi gli spettacoli, con ingresso gratuito, inizieranno alle 21.15.
Guida agli spettacoli
La Foresta di ARDEN (Lombardia)
REGINA DEI SUSSURRI
Testo e Regia Roberta Parma
Lo spettacolo racconta la vita e l’opera di Alda Merini toccando quelli che abbiamo ritenuto essere gli snodi più importanti della sua vita:la famiglia di origine che, dati gli anni, non capiva la sua vena artistica, la vita da moglie che, attraversando indigenza e incomprensione, la porterà casualmente e sfortunatamente in manicomio. Gli anni del manicomio, le seconde nozze a Taranto, il ritorno a Milano. Essendo una donna ironica e sagace, durante lo spettacolo non mancano momenti leggeri e divertenti: dalle sue battute fulminanti agli aforismi. “Con la follia bisogna giocare con lei ... No ,non è un gioco bisogna saperla trattare” - Alda Merini “Malattia? Ero una donna molto portata per i numeri, tanto è vero che ho dato i numeri all’infinito e sono finita in manicomio. Ventisette ricoveri in tutto. Ma non so se si può chiamare malattia la mia, malattia d’esistere, forse. Le poetesse non sono folli, sono sentimentali”.
Il Teatro dell’Albero (Liguria)
BUGIARDI
Di Alan Ayckbourn - Regia Dalila Cozzolino
Due coppie, lontane e appartenenti a generazioni diverse, scopriranno di essere legate da un segreto. Il segreto si può svelare oppure nascondere, elegantemente e disperatamente allo stesso tempo. Le bugie diventano veli colorati e danzanti, talvolta asfissianti, intorno alla verità taciuta: gli equivoci sovvertono due mondi apparentemente ordinati. Una farsa a ritmo di sottilissime menzogne, dialoghi a forma di spirale, parole in precario equilibrio. E poi l’amore che, si sa, per quanto ci si possa ingegnare, trova sempre il modo di farsi verità.