Gli "Arancia Meccanica" festeggiano i 45 anni dal primo concerto
Sono inossidabili come i Rolling Stones, fragorosi come i Led Zeppelin e i Deep Purple, romantici come i Genesis. La band forlivese “Arancia Meccanica” sabato festeggia 45 anni di attività, di concerti in lungo e in largo per tutta Italia. Il loro lo fecero fa Circolo Arci Taverna Verde, oggi Naima club, con Moreno Lombardi, Alieto Saragoni, Silvano Allegretti, Giordano e Sauro Musiani a comporre la banda. "In quegli anni - ricorda Lombardi, il front man della banda, da sempre - si poteva andare in un locale alla domenica pomeriggio a ballare i lenti e poi suonare i Led Zeppelin. Anni memorabili e irripetibili. A parte pochi, facevano tutti un altro lavoro per cui si potevano permettere di scendere meno a compromessi. Si suonavano gli Yes, i Genesis, i Deep Purple, Frank Zappa, anche cose difficili. Altri gruppi erano molto più inclini al compromesso perché dipendevano molto dai locali”.
Gli Arancia Meccanica - ricorda Antonio Rosetti, autore di un importante libro sulla ricca storia del Rock forlivese, intitolato “Senza tempo…Noi” - andavano a cercare i locali fino in Piemonte, dove c’era più disponibilità e un pubblico che si metteva a sedere e ti ascoltava. Ma non andava sempre bene. Franz Di Cioccio della Pfm racconta che in certi posti, se accennavi un pezzettino rock, ti saltavano alla gola. Fariselli racconta che quando ha visto i Blues Brothers si è scompisciato dal ridere perché a lui è successa la stessa cosa che nel film accade in un localaccio country: in certi locali accennavi un pezzo rhythm’n’ blues e subito s’alzava la voce da lontano: “Vaaalllzer!”. Rischiavi le botte''.
''C'era un mondo da cambiare - prosegue Rosetti -. E per la rivoluzione bastava poco: un paio di amplificatori, chitarra, basso, batteria e uno scantinato. Erano loro, il beat e il rock, le baionette spuntate dell’esercito disordinato che negli anni Sessanta e Settanta imperversò su Forlì di cui gli Arancia Meccanica erano una parte importante. Anni di grandi sogni, speranze. Gli anni della musica, passe-partout per un futuro diverso. Il tempo e uno sciocco senso dell’indifferenza hanno seppellito tutto a lungo, fino a ieri, fino ad oggi, dove si nota una fioritura di rock band e le rassegna in tal senso si moltiplicano''.