Arrivano le "Panchine della non-violenza" e i "Baby pit stop"
ATTENZIONE: a causa dell’attuale emergenza sanitaria, gli eventi inaugurali promossi dal Soroptimist Club sono rinviati a data da destinarsi.
Domenica il Soroptimist Club di Forlì organizza due eventi inaugurali che hanno al centro, come protagoniste le donne. I due progetti che la presidente del Club, Anabela Ferreira, ha sostenuto, avviandoli già prima della pandemia, si intitolano: “Le panchine della non-violenza” e “Baby Pit Stop”. Alle 11, nel Parco Urbano Franco Agosto, ci sarà l'inaugurazione di due panchine, appositamente dipinte, alla presenza del sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, di Autorità locali, della presidente del Soroptimist forlivese e di socie del Club.
L’idea è stata quella di creare una postazione che, oltre ad essere di aiuto alle donne nei momenti di difficoltà (è disegnato il numero di telefono per assistenza in caso di violenza: 1522), sia un invito alla riflessione, un simbolo di rifiuto della violenza nei confronti delle donne e un segno permanente di memoria e speranza. L’artista Delio Piccioni, con la collaborazione fattiva delle socie del Club Mariarita Zanca, Anabela Ferreira e Ivonne Grimaldi, ha realizzato il disegno: un giardino fiorito nel quale sono inseriti messaggi e numeri di telefono. A completamento, Piccioni ha collocato tra le due panchine un’opera in ferro, colorata di un rosso brillante, con nidi e in cima una casa distrutta, dal nome significativo “anNidiAmo la non violenza”, un’opera che diventa simbolo e invito verso un futuro di positività e aiuto concreto.
Alle ore 15,30 nei locali di CasArtusi a Forlimpopoli verranno inaugurati due spazi dedicati ai bambini, in particolare riservati, uno, al cambio dei pannolini e l’altro all’allattamento e al gioco. Il progetto è realizzato assieme al Comitato Unicef di Forlì-Cesena - seguito dalla presidente, Chiara Morale - e ha come partner CasArtusi e il Comune di Forlimpopoli (saranno presenti, fra le altre autorità, il sindaco Milena Garavini, e l’assessore alla cultura Paolo Rambelli). Il fine è quello di creare spazi utili alle donne e ai bambini, inseriti in un ambiente riservato e accogliente.