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Attese 3mila persone per la Marcia della Pace nel segno di Annalena Tonelli

Si va da Forlì a Bertinoro in nome dei valori della pace e in ricordo della missionaria laica forlivese uccisa in Somaliland nel 2003

Domenicasi svolge la sesta edizione della Marcia della Pace della Romagna, la Forlì-Forlimpopoli-Bertinoro. Quest'anno la Marcia è dedicata ad Annalena Tonelli, missionaria laica forlivese uccisa in Somaliland il 5 ottobre 2003, ed è in collaborazione con il Comitato per la Lotta contro la Fame nel Mondo. La Marcia della Pace della Romagna è organizzata dal Centro per la Pace di Forlì in collaborazione con il Comune di Forlì, con gli altri Enti Locali del territorio della Romagna e realtà associative e di volontariato sempre della Romagna. 

"Questo evento - spiega il presidente Michele Di Domenico - richiama nel nostro territorio circa 3000 persone che insieme marciano per i valori della pace, della nonviolenza, della solidarietà, della libertà, della democrazia e dell'anti militarismo". La partenza è a Forlì alle 9, con ritrovo in bici Piazza Saffi. Alle 10 è previsto l'arrivo a Forlimpopoli, in Piazza Garibaldi. Da qui, intorno alle 10.30, il corteo s'incammina verso Bertinoro, con arrivo alla Rocca atteso per le 13. Qui i partecipanti trovano un'area pic-nic per il pranzo al sacco. E' prevista la possibilità di pranzare in alcuni ristoranti con menù convenzionato.  Segue un momento d'intrattenimento teatrale e musicale intitolato: "Musiche e parole dedicate ad Annalena", a cura della "Compagnia Quelli della via". Per il ritorno è previsto un servizio navetta da piazza del Monumento al Vignaiolo, con partenze ogni trenta minuti a partire dalle 14.30 fino alle 17.30.

I marciatori della Pace si muovono in ottemperanza al principio costituzionale del ripudio della guerra, di cui all’articolo 11 della Costituzione della Repubblica Italiana, ed al fine di favorire l’adempimento del dovere di difesa della Patria di cui all’articolo 52 della Costituzione. Per questo chiedono che venga riconosciuta una forma di difesa alternativa a quella militare denominata “Difesa civile, non armata e nonviolenta”, quale strumento di difesa che non comporti l’uso delle armi ed alternativo a quello militare, per questo venga istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il “Dipartimento della difesa civile, non armata e nonviolenta”, dal quale dipendano i Corpi Civili di Pace (un contingente di uomini e donne da impegnare in azioni di pace non governative nelle aree di conflitto o a rischio di conflitto o nelle aree di emergenza ambientale).

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