Incontri letterari lungo la Valle del Bidente: "Aspettando Mosto. Autrici in valle" con Pivetti, Gaspari, Gancitano
Tre incontri letterari in altrettanti luoghi suggestivi della Valle del Bidente. La rassegna Aspettando Mosto – Autrici in valle, promossa dai Comuni di Santa Sofia, Galeata e Civitella di Romagna, è pronta al decollo. Nata dall’idea di arricchire la proposta culturale dei tre comuni durante l’estate, rappresenta al tempo stesso una tappa di avvicinamento al Festival di narrazione Mosto, che si tiene ogni anno all’inizio di settembre. I tre incontri sono condotti da Corrado Ravaioli.
Si parte il 14 giugno dal chiostro di Pianetto di Galeata alle ore 21. Ilaria Gaspari, scrittrice e filosofa nota al pubblico anche come presenza fissa al programma di Fiorella Mannoia “La versione di Fiorella”, sarà la prima protagonista di Aspettando Mosto. Nell’incontro denominato Emozioni di viaggio, l’autrice affronterà alcuni dei temi toccati nei suoi ultimi due libri, “Vita segreta delle emozioni” (Einaudi), e “A Berlino, A Berlino – con Ingeborg Bachmann nella città divisa” (Perrone).
Il giardino del Castello di Cusercoli ospiterà invece il secondo appuntamento, il 16 giugno, sempre alle 21. Protagonista dell’incontro Veronica Pivetti, attrice, conduttrice e qui in veste di scrittrice con il suo ultimo romanzo “Tequila bang bang”, un’insolita storia pulp ambientata tra l’Italia e il Messico.
Chiude la rassegna, il 4 luglio al Parco della Resistenza di Santa Sofia alle 21, la filosofa e fondatrice di Tlon Maura Gancitano con il suo ultimo saggio “Specchio delle mie brame. La prigione della bellezza” (Einaudi). Un libro in cui affronta il mito della bellezza, analizzando come nel corso dei secoli sia mutato il concetto di bello e come questo influenzi la vita delle donne e di tutti coloro che non rientrano in quello che ormai, grazie alla diffusione capillare della pubblicità, è diventato uno standard.
La rassegna, a cura dell’agenzia Archimedia in collaborazione con Festival Mosto, è ad ingresso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili. Prenotazioni gradite a: aspettandomosto@gmail.com
Le autrici e i libri
ILARIA GASPARI
Scrittrice e filosofa, Ilaria Gaspari è autrice di numerosi libri: nel 2015 è uscito il suo primo romanzo, Etica dell’acquario (Voland). Ha poi pubblicato Ragioni e sentimenti – L’amore preso con filosofia (Sonzogno), Lezioni di felicità. Esercizi filosofici per il buon uso della vita (Einaudi) e, sempre con Einaudi, Vita segreta delle emozioni. Gaspari, nata a Milano, vive a Roma. Ha studiato filosofia alla Scuola Normale di Pisa e si è addottorata con una tesi sulle passioni all’università Paris 1 Panthéon Sorbonne. Scrive per diverse testate e collabora con radio, tv e scuole di scrittura.
In “Vita segreta delle emozioni”, Ilaria Gaspari ci conduce in un viaggio emotivo per tappe: ricostruendo le vicende delle parole con cui diciamo i nostri stati d’animo, traccia, un pezzetto alla volta, un autoritratto – frammentario, imperfetto. Perché nel nostro essere vulnerabili ci somigliamo tutti; e riconoscerci emotivi significa prendere coscienza del fatto che abbiamo dei bisogni e che proprio questi bisogni ci rendono umani. Ancora di un viaggio interiore, ma anche fisico, si parla nell’ultimo libro A Berlino - con Ingeborg Bachmann nella città divisa, dove l’autrice analizza la figura tormentata della filosofa Bachmann, apolide per scelta e per necessita? poetica, che cerca disperatamente per tutta la vita una casa cui possa essere, come scrive, quella che in altri tempi sarebbe stata la castellana.
VERONICA PIVETTI
Veronica Pivetti è attrice, doppiatrice, conduttrice televisiva e radiofonica. È conosciuta dal grande pubblico per il film di Verdone Viaggi di nozze, la conduzione insieme a Raimondo Vianello ed Eva Herzigova del Festival di Sanremo e molte fiction di successo, fra cui "Commesse", "Il maresciallo Rocca", "Provaci ancora Prof!" e "La ladra". È tutti i sabati su Rai 3 nella trasmissione di Massimo Gramellini Le Parole. Da Mondadori ha pubblicato Ho smesso di piangere (2012), Mai all'altezza (2017) e Per sole donne (2019).
Tre donne. La protagonista, il suo ex marito, sua madre. L’ingenua, il bello e la perfida. La madre, algida e chicchissima donna d’affari, traffica coi narcos messicani, finché l’ignara figlia Jole, ex ballerina del Crazy Horse, mentre mamma è in Messico, trova un cadavere senza testa nel suo appartamento e l’ex marito – ora felicemente Corinna – l’aiuta a sbarazzarsene, ma così facendo finiscono tutt’e due nelle grinfie dei criminali, che le rapiscono e le portano a Mexico City, dal boss dei boss Xavier, detto “la Tumba”, amante segreto dell’anziana madre. Tequila bang bang – un giallo messicano, è un libro che gronda sangue, esplosioni, ammazzamenti, trappole mortali, in un crescendo splatter da far invidia a Tarantino. Eppure, tutto questo ha un effetto inaspettato: mette di buon umore. E ci fa dimenticare, per 420 pagine, i nostri guai.
MAURA GANCITANO
Maura Gancitano è scrittrice e filosofa. Collabora con Radio1, «Vanity Fair», «linus», «Donna Moderna». Ha pubblicato Malefica. Trasformare la rabbia femminile (Tlon 2015) e, insieme ad Andrea Colamedici, Tu non sei Dio. Fenomenologia della spiritualità contemporanea (Tlon 2016), Lezioni di Meraviglia. Viaggi tra filosofia e immaginazione (Tlon 2017), Liberati della brava bambina. Otto storie per fiorire (HarperCollins Italia 2019), Prendila con filosofia. Manuale di fioritura personale (HarperCollins Italia 2021) e L'alba dei nuovi dèi. Da Platone ai big data (Mondadori 2021). Per Einaudi ha pubblicato Specchio delle mie brame. La prigione della bellezza (2022).
L’idea che la bellezza sia qualcosa di oggettivo e naturale è una superstizione moderna. Infatti non è mai esistita un’epoca in cui non convivessero estetiche e sensibilità diverse. Il culto della bellezza è diventato una prigione solo di recente: quando le coercizioni materiali verso le donne hanno iniziato ad allentarsi, il canone estetico nei confronti del loro aspetto è diventato rigido e asfissiante, spingendole alla ricerca di una perfezione irraggiungibile. Qui sta il punto: l’idea di bellezza ha subito con la società borghese uno spostamento di significato, da enigma a modello standardizzato che colonizza il tempo e i pensieri delle donne, facendole spesso sentire inadeguate. Il risultato è che viviamo in un tempo in cui le persone potrebbero essere finalmente libere, ma in cui, al contrario, ha valore e dignità solo ciò che risponde a determinati parametri. Ripensare la bellezza al di là dell’indottrinamento e del consumo significa coglierla come percorso di fioritura personale, lontano da qualunque tipo di condizionamento esterno. In Specchio delle mie brame Maura Gancitano racconta la storia di un mito antico quanto il mondo e ci fa vedere come le scoperte della filosofia, dell’antropologia, della psicologia sociale e della scienza dei dati possano distruggere un’illusione che ci impedisce ancora di ascoltare e seguire i nostri autentici desideri e di vivere liberamente i nostri corpi.