“Bellini & Bellini. Enzo e Giovanna tra realtà e sogno”: a Santa Sofia mostra di arte contempoeranea alla galleria “Vero Stoppioni”
Ai due artisti Enzo Bellini (1932 – 2015) e Giovanna Bellini (1940 – 2021), è dedicata la mostra allestita alla Galleria Comunale d’Arte Contemporanea “Vero Stoppioni” di Santa Sofia dal titolo “Bellini & Bellini. Enzo e Giovanna tra realtà e sogno” e che verrà inaugurata venerdì 28 luglio alle ore 18.30.
A confronto sono le opere di due personalità accomunati dai natali santasofiesi, dal contatto con il rinomato ‘Premio Campigna’ e dall’aver operato a lungo in ambito milanese. Certamente diversi fra loro nei modi e nei linguaggi espressivi, sia Enzo che Giovanna hanno ottenuto notevole notorietà nel panorama artistico del loro tempo: come pittore, disegnatore, incisore l’uno, come scultrice e ceramista l’altra.
“Vite vere d’artista - afferma Orlando Piraccini nel presentare la mostra - sono state quelle dei due Bellini, come attestano i tanti riconoscimenti e le rispettive fortune critiche”. Di Enzo raffinatissimo pittore e disegnatore ha scritto Giorgio Celli (tra i suoi più sinceri ammiratori assieme a Raffaele De Grada) che “l’universo pittorico di Bellini è un inno, un ditirambo alla gioia di vivere” E che “guardare i suoi quadri significa affacciarsi alle finestre della felicita”. Da ricordare in questa circostanza sono le parole di Luciano Foglietta, giornalista e penna finissima, compaesano dell’artista: “Enzo può essere collocato nell’empireo degli artisti nel cui grembo spesso trovano rifugio la riflessione e l’ingenuità, l’epos e la buffoneria, lo spirito critico e la rudimentale istintività”. Mentre su Giovanna si citano le parole ricche di sapere di Andrea Brigliadori, per il quale “per quanto lei maneggi materiali preziosi e proceda con raffinate alchimie, non mira alla decorazione e all’ornamento, o almeno non intende esaurirsi in un carattere decorativo fine a sé stesso”. Lo stesso Foglietta sulle opere ceramiche dell’artista ha scritto “che il loro esclusivo fascino emana da un ‘qualcosa’ che si sprigiona soltanto dalla personalità e dalle mani piccolissime di Giovanna”.
La mostra "Bellini & Bellini. Enzo e Giovanna tra realtà e sogno", organizzata dal Comune di di Santa Sofia assieme alla famiglia Bellini, resterà aperta al pubblico fino al 10 settembre. Orari di visita: domenica 9.30-12.30 / 15.00-18.00 e su richiesta (0543975428-9; cultura@comune.galeata.fc.it - www.visitsantasofia.it
Enzo Bellini si è accostato giovanissimo al disegno e al colore sotto la guida del pittore locale Innocente Biserni. Appena diciannovenne ha soggiornato a Torino, frequentando lo studio dei pittori Aloisi e De Cravero. Trasferitosi a Milano all’inizio degli anni ’60, Enzo ha svolto attività diverse, come disegnatore ed illustratore e come decoratore in ambito teatrale, prima di dedicarsi interamente alla pittura e al disegno. Durante il periodo milanese, ha allestito mostre personali e ha partecipato ad importanti rassegne d’arte a livello nazionale. Dopo il ritorno al paese natale, si segnalano le grandi mostre di Palazzo Albertini a Forlì (1995) ai Magazzini del Sale di Cervia (2007), e di Santa Sofia nel 2011 con L’armonia nello sguardo. Tra gli omaggi resi all’artista all’indomani della scomparsa, Arte e gioia di vivere, al Palazzo Romagnoli di Forlì (2018), a cura di Flora Fiorini e Orlando Piraccini.
Giovanna Bellini ha maturato sensibilità artistica in famiglia, col padre impegnato nell’arte fabbrile e a contatto del cugino Enzo disegnatore e pittore. Ha poi studiato all’Istituto d’Arte “Gaetano Ballardini” di Faenza, e dunque specializzandosi in particolare nel campo della ceramica. Trasferitasi a Milano ha insegnato all’ Istituto “Giuseppe Cova”. Ha collaborato con l’architetto Giò Ponti, facendosi apprezzare anche come esecutrici di opere monumentali. Nel 1982 è stata insignita dell’Ambrogino d’Oro del Comune di Milano. Numerose le opere di carattere celebrativo sono presenti anche nel centro urbano e nel territorio santasofiesi, tra i quali i monumenti dedicati alla Liberazione della città e al Giusto delle Nazioni Guelfo Zamboni. Tra le ultime apparizioni pubbliche come ceramista è da ricordare l’esposizione intitolata Argilla specchio dell’anima a Palazzo Isimbardi di Milano (2012).