Buon Vivere, Alberto Cassani racconta il thriller “Una giostra di duci e paladini”
Prosegue il programma primaverile del Buon Vivere. Mercoledì 28 aprile, alle 18.30 in diretta sui canali social del Buon Vivere, Alberto Cassani presenta “Una giostra di duci e paladini” (Baldini + Castoldi, 2021), l’opera seconda dell’autore ravennate narra vicende tra la Romagna, Milano, Parigi, Bangkok e Roma, un thriller internazionale ma che unisce in modo ironico e originale fantapolitica e cronaca di provincia. E alla fine parla delle scelte che riusciamo a fare e di quelle mancate, e di come queste ultime possano poi diventare materia per il racconto.
Trama
Il giornalista Victor Costa è scomparso. Anche se è ormai sporadica la frequentazione che il professor Walter Savini ha con lui, la telefonata di Carla, l’ex moglie di Victor, lo mette in ansia. Forse perché sono tanti i ricordi che condivide con lui e con gli altri amici che lavorarono al progetto della Città del Teatro, che li aveva uniti all’incirca vent’anni prima. Poi ciascuno aveva preso un’altra strada, come spesso accade, ma avevano cercato di non perdersi di vista. Ancora scosso, Walter decide di chiedere aiuto ai suoi vecchi compagni e consiglio al loro mentore di allora, Amleto Coen.
Basterà sentirli, perché le loro vite tornino a incrociarsi nella ricerca dell’amico scomparso. Nel frattempo, sono già in tanti sulle tracce di Victor, persino i Servizi segreti. Lo cercano perché ha tra le mani delle informazioni che potrebbero danneggiare il governo. E il Capo, l’uomo che è tornato al potere impersonando lo spirito dei tempi e il destino della nazione, non può certo permetterlo. In un susseguirsi di eventi, tra agenti che pedinano altri agenti, e convegni di aspiranti terroristi, mentre tragedia e farsa si rincorrono, Victore i suoi amici cercano di non soccombere. In questa giostra di «duci e paladini», che sposta lo scenario della storia da una città di provincia del Nord Italia a Milano, poi a Parigi, fino a Bangkok, per poi tornare in Italia, a Roma e di nuovo nella cittadina di partenza, si intreccia e si dipana un intrigo che coinvolge politica, ambizioni, denaro, amicizie e passioni mai sopite né dimenticate. Costruito come un romanzo dentro il romanzo, il libro unisce in modo ironico e originale fantapolitica e cronaca di provincia. E alla fine parla delle scelte che riusciamo a fare e di quelle mancate, e di come queste ultime possano poi diventare materia per il racconto.