Claudio Rotta Loria in mostra "Alla ricerca delle superfici"
Continua presso il Glance Art Studio di Forlì, in via Ugo Bassi n. 17, la mostra personale del maestro Claudio Rotta Loria, intitolata "Alla ricerca delle superfici". L'artista, che è intervenuto all'inaugurazione il 4 maggio scorso, è uno dei Maestri dell’arte programmata italiana: "Che si tratti dell'indagine intimista e analitica su minime superifici, o invece nei confronti della terza dmensione, attraverso l'incontro di più piani o superfici, o che si tratti della costruzione di installazioni anche di grandi dimensioni, che occupano vaste e complete porzioni spaziali, l'opera di Rotta Loria cntinua a mantenere sempre una levità formale e compositiva, una leggerezza vibrante di scansioni luminose, ma continua a nche a diffondere fragranze poetiche ed evocative, stimoli sensoriali e spirituali che evidentemente presuppongono un mondo non solamente ripiegato e concluso sui valori della tecnica e della razionalità", scrive il critico d'arte Giovanni Granzotto nel saggio in catalogo, che accompagna l'esposizione.
La mostra "Alla ricerca delle superfici" si compone di una trentina di opere dagli anni Settanta fino alla fine del secolo scorso, tutte appartenenti al ciclo delle Superfici a interferenza luminosa, un corpus di lavori che Rotta Loria ha iniziato a realizzare dalla fine degli anni Sessanta, per poi riprendere, con variazioni e ulteriori approfondimenti, negli anni Ottanta e Novanta, andando a costituire un'esposizione di rilevanza museale.
Nato a Torino nel 1949, Claudio Rotta Loria è attivo dal 1966 in Italia e all’estero con la partecipazione alle più importanti rassegne internazionali come la Biennale di Venezia, la Triennale di Praga, la Quadriennale romana e le grandi mostre itineranti nell’America Latina. Dopo la formazione artistica (liceo, accademia, scuola di design), Claudio Rotta Loria si laurea in filosofia. Dal 1969 al 1976 fa parte dell’ “Operativo Ti.zero” di Torino, ed è cofondatore dell’omonimo Centro Sperimentale di Ricerca Estetica. Il suo lavoro artistico di quel decennio lo colloca tra i maestri dell’Arte programmata e del Cinetismo storico. Dal 1968, dopo l’incontro con Bruno Munari e i linguaggi delle avanguardie storiche, orienta il suo registro espressivo verso la riduzione della pittura ai suoi dati primari, elementari e concreti e, successivamente, alla fine degli anni Settanta, verso una sua integrazione con gli aspetti sensibili, simbolici ed emozionali, quali l’utilizzo di mandala e della scrittura/pittura del mantra nella costruzione dei lavori tridimensionali. Artista dalle forti valenze ambientali-installative, Claudio Rotta Loria è uno dei maggiori maestri dell’arte programmata italiana, ma anche un artista che ha indirizzato la propria ricerca verso cicli di opere in cui è rimasto sempre evidente il bisogno di trovare un punto di equilibrio fra geometria e poesia, fra rigore strutturale e avventura fantastica. Nell’indagine artistica di questo ciclo Rotta Loria ha perseguito una ricerca sempre più esasperata sulla luce radente e sul rapporto tra superficie e luce, facendo diventare quest’ultima una costruttrice di forma virtuale, di movimento virtuale e addirittura di colore virtuale.
La mostra sarà aperta al pubblico fino al 16 Giugno prossimo, dal lunedì al sabato in orario 15,30 - 19,30. Chiuso il giovedì e la domenica.
Info: 334 2604929