Il festival "Colpi di Scena" si apre con 4 anteprime nei teatri di Forlì
Parte giovedì 30 settembre Colpi di Scena – Sguardo nel Contemporaneo, festival organizzato da Accademia Perduta/Romagna Teatri e Ater Fondazione in collaborazione con Ravenna Teatro, Elsinor e Città di Ebla. La prima giornata di Colpi di Scena presenterà 4 spettacoli nei diversi spazi teatrali di Forlì, tutti in Anteprima o Prima Nazionale.
Si parte alle ore 15, al Teatro San Luigi, con L’estinzione della razza umana, anteprima in forma di reading del nuovo testo di Emanuele Aldrovandi dell’Associazione Teatrale Autori Vivi. Per la maggior parte del tempo le nostre vite scorrono su binari rapidi e precisi che non ci permettono di avere abbastanza tempo e abbastanza lucidità per riconoscere le fondamenta, l’origine e la direzione di questi binari. Un evento catastrofico che blocca completamente le nostre routine e ci porta a rivoluzionare le nostre abitudini, invece, può essere un’occasione per farci domande che altrimenti non ci faremmo e fa uscire, anche involontariamente, le nostre frustrazioni, paure e ferite più profonde. In questo spettacolo l’evento catastrofico è un virus che trasforma le persone in tacchini e i protagonisti sono due coppie, nell’androne di un palazzo, divorate dalle loro contraddizioni.
Alle ore 16.30, al Teatro Testori, prima nazionale per Lockdown Memory della compagnia Instabili Vaganti. Una conferenza – spettacolo. Appunti testuali, note visive, partiture fisiche e musicali, conversazioni in zoom e scene di vita quotidiana sono i frammenti drammaturgici in divenire che rimbalzano nelle pareti di una stanza asettica in cerca di un unico spiraglio, quella finestra virtuale aperta su un mondo, che ha dovuto marcare i propri confini, a causa delle misure imposte dal contenimento della pandemia.
Il programma si sposta poi al Teatro Il Piccolo dove, alle 18.30, avrà luogo la prima nazionale di L’ombra lunga del nano, nuovo spettacolo della compagnia Les Moustaches (che proprio al Piccolo è stata ospitata al Piccolo in Residenza artistica) scritto da Alberto Fumagalli che ne è anche regista insieme a Ludovica D’Auria. Lo spettacolo, co-prodotto da Società per Attori e Accademia Perduta, ha per protagonisti Olo e Neve, marito e moglie. La loro vita è tragicamente peggiorata, non ha mantenuto le aspettative che nutrivano sul loro rapporto di coppia. Lui, affetto da nanismo e da una ingovernabile gelosia, è un operaio di fatica e un marito di pretesa. Lei, donna ingenua dilaniata dal tempo e dall’insuccesso della sua vita, è una donna depressa e una moglie insoddisfatta. Un fiabesco risvolto riporterà tra i due un inatteso riavvicinamento di passioni; lo scontro con la realtà, sarà per Olo e Neve l’inevitabile epilogo.
I lavori della prima giornata del festival termineranno al Teatro Diego Fabbri dove, alle 21.30, andrà in scena in prima nazionale Il Nero di Occhisulmondo, una traduzione e un adattamento di Otello per tentare di immaginare un linguaggio più prossimo al nostro tempo. Ci troviamo in Europa, in un’Europa dove il conflitto razziale, culturale, politico e sociale, viene esasperato da attacchi terroristici, da un nemico invisibile. In questo clima di paura e di perdita della sicurezza, un gruppo di persone, una classe dirigente, si ritrova bloccato all’interno di un Teatro dove si sta celebrando un matrimonio segreto. Le tensioni esterne, la situazione d’allarme, si scontrano con le pulsioni, i desideri e le paure dei personaggi.
La capienza dei luoghi di spettacolo sarà contingentata nel rispetto delle vigenti norme di sicurezza e saranno applicate tutte le misure di sicurezza previste dalla Legge. Gli spettacoli sono aperti al pubblico (salvo disponibilità). È necessaria la prenotazione telefonica al numero 0546 21306.
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