La grande musica inaugura il San Giacomo: due giorni di open day
La chiesa di San Giacomo Apostolo è pronta per aprire le porte alla città. Sabato e domenica un doppio appuntamento musicale, a sette anni dall'avvio del restauro della chiesa, sarà l'occasione per restituire ai forlivesi un altro tassello del patrimonio culturale cittadino. Per due giorni si propone un inedito "Open Day", un “cantiere sonoro” visitabile a partire da sabato alle 20.30 quando le porte della chiesa monumentale si apriranno al pubblico con visite guidate e alle 23,00 il concerto del pianista Francesco Prode.
L’apertura al pubblico sarà preceduta da un momento inaugurale (su invito), che avrà inizio alle 18, durante il quale si svolgeranno gli interventi di carattere storico e istituzionale, e la performance musicale delle artiste Catherine Jones, violoncello, e Giulia Nuti, clavicembalo, su musiche di Giovanni Battista Cirri da Forlì.
Interverranno, oltre al Sindaco di Forlì Davide Drei, il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, il Presidente della Cassa dei Risparmi di Forlì Roberto Pinza, il Direttore del Polo Museale dell'Emilia-Romagna Mario Scalini, fra Enrico Arata della Provincia Domenicana “San Domenico in Italia” e il professor Andrea Emiliani.
Il programma
Le visite guidate aperte a tutti i cittadini sono in programma dalle ore 20.45 alle 22.45. Senza soluzione di continuità gli artisti proveranno, incontreranno il pubblico, offriranno ai partecipanti suoni, sensazioni e atmosfere espressione dell’antico, del moderno, del contemporaneo.
Un’occasione, questa, per ascoltare pezzi noti, ma anche nuovi o inconsueti, a partire dalla serata di sabato (ore 23), quando Francesco Prode, pianista-rivelazione della musica contemporanea internazionale, proporrà un programma notturno affascinante, sospeso nel tempo, da Schumann a Ligeti, che tocca svariate tinte sonore, usate, tra gli altri, da registi come Stanley Kubrick.
Dal cuore della notte alle luci del mattino: il primo concerto di domenica 31 maggio vedrà aprire le porte di San Giacomo all’alba (ore 6). Chi è disposto ad emozionarsi, gustandosi la città nelle prime ore del giorno, non può perdersi la performance del Quartetto Fauves: quattro, come gli elementi primari, come i numeri sacri degli antichi, i punti cardinali, le stagioni. Simbolo di equilibrio e armonia, questo numero, reso visibile nei quattro strumenti ad arco, fonde in misteriosa relazione le architetture dello spazio con quelle della musica, regalando a chi vorrà scoprirle un inizio di giornata molto speciale.
La mattinata proseguirà con diversi concerti, dai grandi classici della musica eseguiti dall’Orchestra giovanile “Angelo Masini” e Saxensemble (ore 10, Sala Refettorio Musei), fino al concerto di un chitarrista travolgente, di caratura internazionale, Claudio Marcotulli (ore 11.30): il suo è un viaggio attraverso i luoghi e il tempo capace di incantare, una collezione di fotogrammi sonori che spaziano da Bach fino agli autori spagnoli e latinoamericani del Novecento.
Altri concerti nel pomeriggio, tra antichità e presente: l’Ensemble Maderna (ore 16) dà vita ad un programma dedicato, in particolare, al concerto settecentesco, con un omaggio a Giovanni Battista Cirri (Forlì, 1724-1808), musicista romagnolo e insieme artista di risonanza europea, testimone della tradizione ma proteso verso la modernità e a cui si ispira la programmazione della due giorni.
Unica data in Italia, il concerto del sassofonista Evan Parker (ore 18), nome epico della musica contemporanea, propone in anteprima nazionale la ristampa dell’album storico Monoceros. Un evento unico e irripetibile per gli appassionati del genere, già all’attenzione della critica nazionale.
Chiude l’itinerario sonoro, avviato nel nome di un compositore storico, un protagonista del presente musicale forlivese, il pianista Davide Franceschetti (ore 21), esecutore pluripremiato e di chiara fama. Il programma del concerto è un insolito congedo, discreto e suggestivo, dal luogo che per due giorni ha risuonato in città come la cassa armonica di uno strumento, dove la bellezza dei suoni si forgia e si diffonde. Il saluto di commiato altro non poteva che passare da un interprete forlivese, e portare il nome di un autore-simbolo della musica di tutti i tempi: Ludwig van Beethoven.
Tutti i cittadini sono invitati. L’ingresso è libero e, per i concerti, fino a esaurimento posti.