Per "I pomeriggi del bicchiere" appuntamento con Giuliano Pasini
Il terzo appuntamento del 2014 della rassegna "I pomeriggi del bicchiere" si apre all’insegna del thriller con Giuliano Pasini che presenta, dopo il grande successo del suo primo libro “Venti Corpi nella Neve”, “Io sono lo straniero” (Ed. Mondadori), domenica 26 gennaio 2014 presso il Teatro ex Seminario alle ore 15.30
Dopo il terribile inverno di Case Rosse, il commissario Roberto Serra ha lasciato l'Appennino emiliano per Termine, nel profondo Nord Est, sulle colline del Prosecco: quattro case, tre strade, una chiesa, un cimitero, e intorno solo vigneti, a perdita d'occhio. Lì, di sera, Roberto sfoga in incognito la sua passione per la cucina e per i vini nel piccolo ristorante ricavato nel chiostro di un antico monastero. Di giorno, invece, lavora nella questura della scintillante e perbenista Treviso. Una vita che scorre lenta, tra le sempre più rade visite della sua Alice e le sempre più frequenti chiacchierate con Susana, una bella sudamericana andata come lui a voltare pagina in quell'angolo di mondo. Sino a quando, un giorno d'inverno, il commissario non incontra Francesca, una ragazza eccentrica e disperata che cerca di convincerlo a occuparsi del caso di una giovane sparita nel nulla. Per quanto Roberto punti i piedi in nome della serenità ritrovata tra i vigneti di Termine, davanti a lui si delinea una scia di scomparse misteriose: tutte donne, tutte giovanissime, tutte straniere. Invisibili per la procura, per la polizia, per la gente. Roberto non può più scappare. È costretto ad affrontare un'indagine che lo porterà a scrutare le acque nere dei laghi nascosti tra i vigneti, a scoprire che un passato irrisolto può allungare le sue dita fatali fino al nostro presente...
Il momento musicale di questo Pomeriggio evidenzia una identità molto particolare, strettamente connessa al ricordo della Shoa. Il soprano Daniela Veronesi e il chitarrista Hernàn Diego Loza, entrambi argentini, presentano un estratto dall'opera "Il divano di Moses Ibn Ezra". Una raccolta di canzoni per voce e chitarra, così è stata definita dal suo autore, Mario Castelnuovo Tedesco, che la scrisse nel 1966 mettendo in musica i testi di Moses Ibn Ezra, poeta spagnolo vissuto a cavallo del XII secolo. Musicista e poeta, pur separati da 8 secoli, sono accomunati dall'ebraismo e dalla ferita dell'esilio, che entrambi dovettero subire a causa delle loro origine (dopo la promulgazione delle leggi razziali del '38, Castelnuovo Tedesco emigrò negli Stati Uniti, ove poi ottenne la cittadinanza). La sua musica, in gioventù tendente ad una spensierata serenità, pur non mancando di profondità di carattere e stile decisamente raffinato, dopo l'esilio diventa più cupa, disincantata, talvolta arrabbiata pur senza mai scomporsi, espressione del raggiungimento di una maturità delusa e disillusa. Musica ricca di "Tinte fosche e autunnali", così i musicologi si esprimono sulle sue ultime composizioni, con particolare riguardo al Divano di Moses Ibn Ezra, che è ritenuto il testamento spirituale di Castelnuovo Tedesco. I due interpreti, Daniela Veronesi ed Hernàn Loza vantano un ricchissimo curriculum artistico, in Italia, Germania e Argentina, sia come solisti che in formazioni da camera. Vincitori di concorsi internazionali, si sono spesso esibiti in prime esecuzioni assolute di autori contemporanei.
Il momento conclusivo vedrà protagonisti i sapori dell’ Agriturismo Fattoria la Quercia e i grandi vini dell’ Azienda Vitivinicola Raffaella Bissoni.. L'iniziativa si svolge a Bertinoro, presso il Teatro dell'ex seminario, (ingresso da Piazza Ermete Novelli). L’ingresso è gratuito.