Zero session con 'Man lost in space'
Quando
Dal 07/03/2014
al 07/03/2014
Orario non disponibile
Prezzo
5€
Esiste in natura, in ciascuno di noi, uno spazio in cui ci si può perdere, un "perdersi" che non ha necessariamente una connotazione negativa.
Ci si perde in uno spazio vuoto, in uno spazio pieno, in un sottile spiraglio, in un personale "dove" immaginato e delimitato, comunque e sempre, esclusivamente dai propri sensi e desideri. Man lost in space è un originale progetto performativo orientato alla ricerca sperimentale di una ideale "ricetta sinestetica" capace di indurre (e non condurre) lo spettatore in un libero e personale viaggio "spaziale" inteso in senso ampio, esteso oltre all'immaginario puramente geo-astronomico. Man lost in space è in definitiva una performance musicale, visiva e sensoriale; la sua articolata versatilità le consente di adattarsi agevolmente a diverse situazioni: spazi performativi, teatri, ambienti privati ed in particolare modo nei planetari; luoghi di osservazione e contemplazione, mutati per l'occasione a medium ideale per avviare lo spettatore verso questo moto sensoriale, gentilmente spostante, che stimola l'ascolto dei propri sensi in un esperienza quasi meditativa. Cast: MATTEO SCAIOLI / Nucleo musicale e sonoro di questa esperienza è un poliedrico musicista e percussionista affermato per il suo inusuale percorso professionale e formativo, votato da anni al suo personale ensamble di percussioni multi-etniche e sintetizzatori analogici, i cui nomi stessi richiamano un immaginario "spaziale", Prophet 5, Moog Voyager, Korg MS20, MS10, QS10, Roland SH101. Il suo modo di operare si distingue per l'istintivo approccio armonico alla composizione musicale e per l'originale sistema da lui ideato ed utilizzato per interconnettere le sue delicate macchine analogiche (Suna-Trig). DAVID LOOM / Interpreta la componente visiva rappresentando il "perdersi" in questo spazio idealizzato mediante un denso immaginario grafico lillipuziano, illustrato a mano mediante una personale tecnica che consiste nel disegnare con penne a china nera (0,25 mm) esclusivamente spazi vuoti, nulli; non disegna le forme che immagina ma si dedica solamente al definire gli interstizi presenti tra di esse, in una sorta di ossessivo mantra, ripetitivo ed agglomerante, senza soluzione di continuità. Emergendo dal nulla che lo avvolge, il bianco preservato sulla carta diventa materia risultante: compatta, multiforme e poliedrica. MARINO SUTERA / Cura il coordinamento generale e la promozione del progetto nei suoi variabili sviluppi. ////////////////////////////////////// POSTI LIMITATI CON PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA / ingresso 5 euro Per info & prenotazioni: zerosession@depositozero.com www.depositozero.com +39.0543.704505 |