Crisalide Festival porta a Forlì la compagnia Akropolis e il filosofo Enrico Piergiacomi
Proseguono gli spettacoli di "Crisalide" festival a cura di Masque Teatro, con la direzione artistica di Lorenzo Bazzocchi ed Eleonora Sedioli. Venerdì 27 agosto alle 21, la compagnia genovese Teatro Akropolis sarà al Teatro Felix Guattari di Forlì con lo spettacolo "Pragma. Studio sul mito di Demetra" (regia: Clemente Tafuri, David Beronio; con: Roberta Campi, Domenico Carnovale, Luca Donatiello, Giulia Franzone, Alessandro Romi; produzione: Teatro Akropolis).
Kore è la fanciulla senza nome, figlia di Demetra, la grande madre, colei che dispensa le stagioni, la dea del grano e dei papaveri. Ed è proprio mentre coglie fiori che Kore viene rapita da Ade, signore del mondo sotterraneo, e condotta agli inferi. Ma è Ecate ad assorbire Kore, a trasformarla nell’essenza stessa degli inferi, a darle cioè la sua stessa forma. Ecate e Kore diventano così un’unica entità, un doppio che sarà la sposa infernale di Ade. Il dolore di Demetra è senza confini, tale da generare la fine di ogni ciclo di rinascita. Solo Baubò, figura grottesca di natura dionisiaca, riesce a farla ridere distogliendola per un attimo dal suo lutto e danzando oscenamente per lei. Gli dei intercedono presso Ade perché lasci Kore libera di tornare dalla madre. Ma è Ecate/Kore che si presenta a Demetra, e da questo incontro prende forma, nell’unione delle tre dee, una nuova creatura, la divinità della vita e della morte, della cura e della distruzione. Nel mito di Demetra, legato alle prime esperienze artistiche che hanno dato origine al coro tragico e al teatro, si intrecciano il tema del gioco e la presenza della morte nei cicli della natura. Pragma. Studio sul mito di Demetra nasce dal lavoro di ricerca condotto sulle fonti della sapienza greca e sulle origini del teatro. Una rielaborazione dei frammenti antichi attraverso il corpo, le danze arcaiche e il potere archetipico della visione tragica.
La compagnia Teatro Akropolis, fondata nel 2001 e diretta da Clemente Tafuri e David Beronio, conduce una ricerca sulle origini preletterarie del teatro e sulle arti performative. La Trilogia su Friedrich Nietzsche (2013), Morte di Zarathustra (2016), Pragma. Studio sul mito di Demetra (2018) e Apocatastasi (ora in produzione) sono gli esiti sulla scena di questa indagine, accompagnati da studi e pubblicazioni intorno ai medesimi argomenti. Nel 2020 viene inaugurato il progetto cinematografico/documentaristico La parte maledetta. Viaggio ai confini del teatro, un ciclo di film, diretti da Clemente Tafuri e David Beronio, dedicati ad alcuni protagonisti dell’arte e della cultura, fra cui, già realizzati, quelli su Massimiliano Civica e Paola Bianchi. Attualmente è in lavorazione il terzo film dedicato al filosofo Carlo Sini. L’attività di ricerca della compagnia è oggetto di varie tesi di laurea. Gli spettacoli e le altre attività sono ospitati in spazi e teatri in tutta Italia e all’estero. La compagnia gestisce a Genova Teatro Akropolis, un luogo concepito per accogliere e promuovere la ricerca nell’ambito delle performing arts. Fra i principali progetti e attività vi sono Testimonianze ricerca azioni, festival internazionale e multidisciplinare giunto nel 2021 alla dodicesima edizione, che ospita ogni anno artisti e studiosi in un ciclo di spettacoli, laboratori, seminari, convegni e pubblicazioni; AkropolisLibri, il progetto editoriale di Teatro Akropolis, che pubblica all’interno di specifiche collane volumi dedicati agli artisti e agli studiosi ospitati al festival, libri legati a convegni e seminari, e pubblicazioni sulla ricerca teatrale e filosofica; residenze artistiche, con le quali vengono regolarmente accolti e sostenuti i processi produttivi di artisti e gruppi nazionali e internazionali; attività di formazione, che ogni anno coinvolgono centinaia di persone, dai bambini fino ai professionisti del teatro e della danza.
Alle 22.00 la serata prosegue con Enrico Piergiacomi, cultore di storia della filosofia antica presso l'Università degli Studi di Trento, con l’incontro dal titolo: “Socrate il tifone”. La Teogonia di Esiodo descrive Tifone come l’ultimo dei Titani che cercarono di detronizzare Zeus. Il mostro aveva l’aspetto di un gigante da cui si dipartono teste di serpente che sputano fuoco ed emettono versi di ogni tipo, mentre il suo animo era pieno di violenza e tensioni atroci. Secoli dopo, stando al Fedro di Platone, Socrate si sarebbe chiesto se la sua natura è quella di un essere semplice e mansueto, o una più mostruosa e variegata di quella di Tifone. Nel corso di questo incontro, indagheremo insieme la domanda platonica, ricollegandola al tema della cura di sé. Forse Socrate avrebbe risposto di partecipare di entrambe le nature. Il suo “io” è da un lato semplice e cristallino come la ragione dialettica, dall’altro animato da desideri violenti, grotteschi e osceni che brulicano sotto la quiete del pensiero. Si potrà così supporre che la cura di sé sia l’arte di unire caos e ordine, di fondere la vitalità degli istinti incontrollati con l’elegante nitore della forma.
Biglietti: 8 €, è consigliata la prenotazione, è ammesso il pubblico munito di green pass
Info: Masque teatro / 393.9707741 / masque@masque.it, www.crisalidefestival.eu