La corsa automobilistica Predappio - Rocca delle Caminate nell'ultimo libro di Cesare Sangiorgi
Sabato alle 16, nella sala del Consiglio comunale di Palazzo Varano (Predappio), verrà presentato l'ultimo libro di Cesare Sangiorgi dedicato alla corsa automobilistica Predappio-Rocca delle Caminate. L'autore, nel corso di una vita, oltre a dedicarsi alla famiglia e al lavoro, ha coltivato molti interessi in campo sportivo e sociale: una grande passione per le automobili, essendo stato componente del "Gruppo Piloti Bandini", un'attrazione per l'aviazione esercitata partecipando alle attività dell'Aero Club di Forlì.
Ha inoltre approfondito la conoscenza della storia forlivese, in particolare dell'ultimo secolo, senza disdegnare attenzione agli aspetti del folklore e alla civiltà contadina. Ad ognuna, o quasi, di queste passioni ha dedicato nel corso degli ultimi quindici anni una pubblicazione di grande formato, in totale, con l'ultima: "Predappio Rocca delle Caminate: una corsa nella storia", sono sette. Tutte sono arricchite da un apparato fotografico decisamente rilevante, e di fatto hanno offerto ai cittadini forlivesi più attenti veri spaccati di storia, che definisco locale per gli aspetti trattati, ma di rilevanza nazionale per le vicende raccontate.
Quando Cesare Sangiorgi, in questo caso insieme all'amico Franco Fabbri, scrisse "Ilario Bandini. Una vita per l'auto da corsa", Aquacalda Editore, dedicato al forlivese Ilario Bandini, uno dei più importanti costruttori italiani di auto di categoria "Sport", fu facile per tutti fare un parallelismo fra il nostro Ilario Bandini e Enzo Ferrari. Le due vite di sportivi, di costruttori di auto, di inventori andò di pari passo per un lungo periodo fino a quando Ferrari sviluppò l'aspetto industriale che, ovviamente, non fu di secondaria importanza avendo creato un'azienda e una squadra corse capaci di non avere rivali a livello internazionale, pur con periodi di difficoltà come quello che la Ferrari sta attraversando ora sulle piste, mentre la fabbrica produce e vende auto in tutto il mondo a poche centinaia di selezionate persone.
Successivamente Sangiorgi insieme a Sauro Tassinari, altro sodale del nostro Cesare, ha pubblicato "Tutti i colori del cielo", Aquacalda Editore, fondamentale opera che permette di conoscere la storia del volo a Forlì, a partire dagli intrepidi protagonisti delle ascensioni in mongolfiera, dai primi tentativi di far alzare da terra rudimentali aerei nel Campo di Marte all'inaugurazione dell'aeroporto militare, uno dei più grandi d'Italia, dall'attività dell'Aereo Club alle esibizioni delle Frecce Tricolori. Senza dimenticare la costruzione del Collegio Aeronautico, della sede del Secondo Gruppo Manutenzioni Autoveicoli dell'Aeronautica Militare, la distruzione dell'aeroporto durante il Secondo conflitto mondiale, la ripresa delle attività puntando anche a un settore, quello dell'istruzione, che ha dato e sta dando prestigio alla città attraverso l'Istituto Tecnico Aeronautico "Francesco Baracca" e l'ENAV, l'unica scuola presente sul territorio nazionale per i controllori di volo.
Nel 2005 ha dato alle stampe "C. A. Rose e gli altri. Cimiteri di guerra in Emilia-Romagna", Aquacalda Editore, un altro volume molto importante perché permette di conoscere i nomi di tutti i caduti militari alleati caduti per liberare il nostro paese e che immediatamente dopo la guerra furono sepolti nei numerosi cimiteri appositamente creati sul territorio regionale. Solo chi non ha mai sfogliato un registro delle firme delle presenze presente all'ingresso di tutti questi luoghi può pensare che dopo settant'anni siano dimenticati. Invece non passa giorno che familiari provenienti da varie parti del mondo, o semplici curiosi, varchino i cancelli e lascino traccia della riconoscenza che si deve portare a migliaia di giovani combattenti. Due anni dopo Cesare Sangiorgi si è dedicato alla pubblicazione di un libro che riporta, con foto, articoli del periodo e annotazioni storiche, le vicende delle visite di Benito Mussolini in Romagna. Lasciando da parte in questa sede il giudizio storico sul ventennio, Sangiorgi offre, con "Mussolini e la sua terra", al curioso e nel contempo allo storico, la dimensione politica e propagandistica della presenza del Duce a volte dal sapore marziale, altre volte macchiettistica, comunque di forte impatto sui cittadini di allora, nonché di coinvolgimento popolare.
Nel 2009 ha pubblicato "Us fa scur in te cantòn". Sessant'anni vissuti a Forlì", Aquacalda Editore, che, come fu evidenziato in sede di presentazione, è un "testo sensibile, colto e introspettivo e velatamente malinconico col quale l'autore ripercorre gli eventi salienti della sua vita e i principali fatti di cronaca italiani e forlivesi". Proprio questo ultimo aspetto, ancora una volta grazie all'inserimento di numerosissime fotografie, da al libro un valore che non lo fa essere auto celebrativo ma diventa strumento per ripercorrere le vicende di alcune delle manifestazioni "mondane" (come ad esempio le Veglie Azzurre e della Croce Rossa) che hanno caratterizzato una parte di Forlì.
Nel penultimo libro "Con gli occhi rivolti al cielo. I mosaici del Collegio Aeronautico di Forlì", Risguardi Editore, l'autore ha svelato, in occasione dei settant'anni dell'inaugurazione avvenuta nel 1941, la preziosità dei mosaici posti all'interno dell'edificio di quello che fu il più prestigioso collegio aeronautico d'Italia. Realizzati da Angelo Canevari raccontano la storia del volo da Icaro alla Seconda guerra mondiale. Pur essendo unici al mondo sono poco conosciuti dal pubblico e il libro di Sangiorgi, con le splendide fotografie scattate dal fotografo forlivese Giorgio Liverani, colma una colpevole lacuna.
Ed eccoci all'ultimo lavoro (in ordine di tempo, ovviamente) edito da Valbonesi di Forlì dedicato, come ha scritto Cesare Sangiorgi, a "una corsa fantastica, da brivido; non ammetteva il minimo errore. Il concorrente doveva avere in mente la fotografia esatta del percorso, riflessi a prova di bomba, oltre naturalmente un'auto con un gran motore. La Predappio-Rocca (soprattutto quella delle prime edizioni) per i forlivesi non era solo una sfida in salita: era una sfida che trascendeva il fatto puramente cronologico, sconfinava nel coraggio, nell'intelligenza, nell'astuzia. Chiunque abbia preso parte almeno una volta a questa competizione non può fare a meno di rimpiangere le storiche rampe, il contatto epidermico con la folla, il pugno serrato in segno di incitamento dell'amico spettatore". Tutto questo Cesare Sangiorgi ce lo fa rivivere con un'interessante raccolta di testimonianza, di aneddoti, di piccoli dettagli, di foto e di ricordi.