Ai Musei San Domenico "La nostalgia del mondo di ieri"
“La nostalgia del mondo di ieri. Il bravo soldato Svejk va alla guerra” è il titolo del terzo appuntamento in programma sabato 13 dicembre alle ore 16,30 ai Musei San Domenico - Sala degli Affreschi, nell’ambito della rassegna concertistica “Nostalgie. Passioni del ricordo” ideata da Andrea Panzavolta e Filippo Pantieri e organizzata da 50&Più della Provincia di Forlì-Cesena, in collaborazione con Confcommercio di Forlì.
Il commento del romanzo di Jaroslav Hasek, affidato al saggista Andrea Panzavolta, è arricchito da partiture per pianoforte scelte ed eseguite dal Maestro Pieluigi Di Tella.
"Una grande epoca esige grandi uomini. Vi sono degli eroi ignorati e oscuri... l'esame della cui indole darebbe ombra perfino alla gloria d'Alessandro Magno. Oggigiorno si può incontrare per le vie di Praga un uomo trasandato, che non sa quanta importanza abbia avuto la propria opera nella
storia di un'epoca grande e nuova come questa. Egli percorre tranquillamente la sua strada, senza che nessuno gli dia noia e senza dar noia a nessuno, e senza essere assediato da giornalisti che gli chiedano un'intervista. Se gli domandaste come si chiama, vi risponderebbe con l'aria più semplice e più naturale del mondo: 'Io son quello Sveik...'.
Con queste parole Jaroslav Hasek (1883-1923) presentava l'umile e grottesco eroe del suo romanzo, il bonario allevatore e mercante di cani, strappato alle sue pacifiche occupazioni e mandato a combattere in difesa dell'impero austro-ungarico nella Prima guerra mondiale.
Preso nel vortice di avvenimenti che vanno molto oltre le sue capacità di comprensione, Sveik si destreggia con un misto d'ingenuità e di furbizia, forte di quella sua obbedienza assoluta alla lettera degli ordini ricevuti che porta all'assurdo e dissolve nel ridicolo ogni autorità. Nel buon soldato Svejk i lettori di tutto il mondo hanno riconosciuto un eroe sovrannazionale, il campione di un irriducibile antimilitarismo e un simbolo dell'inalienabilità dei diritti dell'individuo contro ogni tutela e usurpazione dittatoriale.
Anche se non appartiene al canone della letteratura italiana, si ritiene tuttavia che esso offra uno spunto assai interessante per riflettere sulla nostra identità europea: dalla lettera dello Sveik, infatti, si capisce con drammatica certezza come la guerra fosse una decisione non condivisa da gran parte della popolazione d’Europa.
L’evento rientra nel programma ufficiale per le commemorazioni del Centenario della Prima guerra mondiale promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
In contemporanea all’evento, sarà allestita presso i Musei San Domenico, nella Sala degli Affreschi, la personale di Miria Malandri “Nostalgia della Heim”.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti