Alla Vecchia Stazione l’Arte si fa Giardino
Nuovo appuntamento con il ciclo d'incontri "La Casa di Psiche" , organizzati a cadenza settimanale alla Vecchia Stazione dall'Associazione Culturale Il Parco dei Ragazzi – Cultura e Bellezza Bene Comune. Dopo l'ascolto dei pensieri fondamento della nostra cultura classica rappresentati dai “Filosofi dell'Anima” sotto la guida della Professoressa Manuela Racci e dopo aver ammirato, come “Finestre dell'Arte”, le opere dei pittori protagonisti del Cinquecento Veneto a cura del Professor Enzo Dall’Ara, e ancora , dopo aver dialogato nella “Stanza tutta per sé ”con i grandi Poeti, ora ci isi inoltrerànei “Giardini dell’Arte” .
Sotto la guida di Enzo Dall’Ara, si attraverserà la Natura intesa come specchio dell’umano e del divino, come dimensione d’armonia e d’arte, alla scoperta dei giardini dell’anima di Monet, dei giardini del mondo, dei giardini dell’essere e di quelli del pensare.
La Casa di Psiche è una grande casa fatta di stanze, cantine, soffitte e giardini, gli spazi sono ampi e luminosi, ma sovente ci sono angoli polverosi dimenticati, porte chiuse, stanze ammuffite, e giungere a respirare l’aria del giardino sembra un’impossibile Odissea.
E’ un luogo segreto, dove l’Anima distilla il suo miele, trasformando in sostanza di vita tutto ciò che ha visto, ascoltato, respirato, una cantina di memoria proustiana, un retrobottega da frequentare come faceva Montaigne, una magica soffitta. Dove possiamo esercitare la nostra massima libertà e dove si dischiude la vera conoscenza che ci tutela dall’invadenza del mondo esteriore , per non sperperare la nostra ricchezza interiore. Qui siamo davvero noi stessi e il ristretto orizzonte della stanza, come la siepe leopardiana, diventa il limite necessario per riscoprire l’infinito, l’incanto del mondo, la vera visione di quegli “spazi” fatti da uomini che compongono l’atlante dell’Anima.
Poi, nella parte finale della rassegna si entrerà nella Stanza degli Ospiti e le visite saranno quanto più di controverso, imprevisto e "squadernante" ci si possa aspettare: D'Annunzio, Pirandello, Montale e l'impetuoso vento finale di Carl Gustav Jung, bilanceranno le intimità rassicuranti della “Stanza tutta per sé ” con interrogativi disorientanti.
La parola, allora, quella colma di bellezza e amore, scende dentro la casa di Psiche e, tessendo il filo dell’armonia, pulisce, apre, accende, sveglia gli abitanti dormienti, fa entrare la luce. E dunque lo scopo, il senso profondo della Bellezza è salvare e fare l’Anima, come insegna Manuela Racci: “L’anima si cura con certi incantesimi e questi incantesimi sono i discorsi belli” (Platone).
Questo il calendario del ciclo I Giardini dell’Arte:
Mercoledì 16 Aprile
Claude Monet e il giardino di Giverny. Il padre dell'impressionismo e il suo giardino dell'Anima, regno dei colori e dalla luce del primo, moderno movimento artistico.
Mercoledì 23 Aprile
Architettura del paesaggio. I giardini del mondo. Dall'Occidente all'Oriente sul solco di una natura consonante con l'ideale eterno di bellezza, parametro estetico ed etico dell'anima.
Mercoledì 30 Aprile
La pittura dell'intimità. Uno sguardo retrospettivo nell'arte del passato. Gli interni come giardini dell'Essere, osservati lungo un percorso che dal Rinascimento giunge alle soglie della contemporaneità.
Mercoledì 7 Maggio
La pittura dell'intimità. Uno sguardo introspettivo nell'arte della contemporaneità. Gli interni come giardini del Pensare, riguardati nel tempo, a noi vicino, della loro creazione: il XX secolo.
L’appuntamento è alle ore 20. A metà incontro è prevista una degustazione di vino. Il costo della partecipazione è di 10 euro . E’ richiesta la tessera associativa.
Chiara Macherozzi