“Andar per storie... a Meldola”: un libro sulla memoria della città attraverso i primi cittadini
Si terrà venerdì, alle 20.30, a Meldola, la presentazione della prima parte del nuovo libro dell'Associazione Parolefatteamano “Andar per storie... a Meldola”. I curatori sono i coniugi Astrid Valeck e Fuzzi Ermes, che hanno raccolto le memorie autobiografiche di Laura Borghesi, Corrado Ghetti, Biancarosa Guarisco, Fausta Minelli, Loris Venturi e Gianluca Zattini.
La serata vedrà, infatti, la partecipazione congiunta degli ultimi tre sindaci in ordine di tempo della cittadina bidentina. Nella Sala del Consiglio comunale, con la regia dell'attore Sandro Briganti, prenderanno voce le parole autobiografiche dei protagonisti maschili. Dalle letture emergeranno spaccati di vita che i tre narratori avranno scelto di lasciare alla comunità. Il volume sarà poi consultabile presso i locali della Biblioteca “Torricelli”, alla sezione mnemoteca, non appena completata la presentazione delle protagoniste femminili, che avverrà entro l’anno.
La sceneggiatura minimalista e la lettura a tre voci di Stefania Severi, Sandro Briganti e Ermes Fuzzi, precedute dal saluto dell'Assessora Cristina Bacchi e da una introduzione di Astrid Valeck, costituiranno l'anima della serata. “Mossi dalla passione e dalla curiosità per le storie di vita di ciascuna persona - afferma la Valeck – stiamo raccogliendo sempre più consensi e partecipazione per il nostro lavoro. Nel prossimo anno proporremo un punto di ascolto autobiografico, aperto a chiunque voglia cimentarsi nella scrittura della propria storia di vita”. Nel 2015 si terrà anche un seminario di scrittura autobiografica, sulla scia dei laboratori degli anni scorsi, intitolati: “Scrivere fa bene alla vita”. “Lo scopo del nuovo laboratorio – aggiunge Ermes Fuzzi - sarà quello di rafforzare il gruppo già attivo di biografi volontari: l’importante è che emergano altri spaccati di storia locale”. Il punto di partenza ormai collaudato è la scrittura di sé, per poi approdare all’esperienza di vita di altre persone che desiderino lasciare testimonianza del proprio esistere. “Andar per storie evoca l'immagine del viandante che si muove tra una narrazione e l'altra. Come possiamo definire il luogo in cui viviamo, se non attraverso le parole che lo raccontano?” Andar per storie evoca anche l'immagine del cantastorie che accompagna il viandante e ne narra il viaggio di esplorazione e di conoscenza, proprio grazie alle tante storie incontrate. Andar per storie a Meldola, come altrove, significa, infine, creare occasioni per stringere relazioni, non solo tra chi narra e chi scrive, ma anche tra chi ascolta e le storie narrate.
“Tessere i fili della memoria – continua Fuzzi - ha una valenza del tutto particolare nella nostra cittadina. In un tempo non molto lontano, qui si produceva una seta nota in tutto il mondo. E’ una qualità che ci legava commercialmente e culturalmente a tanti luoghi. Quei fili di seta hanno rappresentato a lungo la nostra identità”. Adesso è arrivato il momento di ritrovare “il filo di Meldola”, di dipanarlo e snodarlo con cura e attenzione. Sono i ricordi della memoria individuale che formano quella collettiva. Si è partiti con la raccolta delle narrazioni di persone assai conosciute, che hanno ricoperto o ricoprono ruoli istituzionali importanti o che svolgono attività professionali di rilevanza pubblica. “Partire dal Sindaco e da coloro che lo hanno preceduto, non è stato atto di piaggeria, bensì la consapevolezza che i primi depositari della storia locale sono proprio coloro che, per esperienza personale prima e per impegno politico amministrativo poi, hanno conosciuto gli aspetti della quotidianità e della memoria collettiva della comunità che hanno servito nel corso del loro mandato”.
Piero Ghetti