Nuovo appuntamento a Bertinoro con "I pomeriggi del bicchiere"
Domenica 11 gennaio "I pomeriggi del bicchiere" si aprono con gli autori Vera Bessone e Federico Muccioli che presentano “I Misteri di Rimini” (ed. Il Pontevecchio). Che cosa rende una città quella che è? Di che cosa è fato l’humus che la permea? E quali elementi hanno contribuito a formare il carattere dei suoi abitanti? In questo libro la storia di Rimini è letta attraverso episodi storici, aneddoti e personaggi che ne hanno scandito i secoli, dalla fondazione ai giorni nostri. Gli antichi Romani, Augusto e Giulio Cesare; Eutyches, il chirurgo di piazza Ferrari; i cavalieri Templari; i Frati Bianchi; Federico II di Svevia; la beata (e un po’ scostumata) Chiara da Rimini; gli sfortunati Paolo e Francesca; naturalmente Sigismondo e il suo meraviglioso, incompiuto Tempio Malatestiano; Leonardo da Vinci incantato dalla Fontana della Pigna; Guido Cagnacci con le sue molte amanti; i grandi scrittori che da qui sono passati – da Petrarca a E. M. Forster –; i giovani Carlo Goldoni e Giovanni Pascoli; l’irruento Giuseppe Garibaldi; un Buffalo Bill ormai lontano dalla gloria; Mussolini e Erich Priebke; Fellini e Alain Delon; fino alle tragiche sorti di Renzo Pasolini e Marco Pantani. Ognuno di loro ha lasciato un pezzo di sé, ognuno ha contribuito a costruire il mito di Rimini, a rendere questa città speciale, e non solo agli occhi dei suoi abitanti.
Così, il racconto si dipana tra storia e cronaca, arrivando a toccare argomenti quali la distruzione del Kursaal e il Teatro Galli, la costruzione della ferrovia tra Rimini e San Marino, la nascita del turismo di massa e la “riminizzazione”, la realizzazione del grattacielo, la chiusura dello Slego, fino a più recenti fatti sanguinosi. Tracce che portano alla definizione di una Rimini crocevia e crogiolo di culture, dall’antichità fino ai russi e ai cinesi di oggi. Una città, certo, ma prima ancora un luogo dell’anima e della memoria, collettiva e personale. Divisa in due da una ferrovia che ne esalta, topograficamente e simbolicamente, la schizofrenia. Il volume – una sorta di guida “alternativa” alla città – prova a ricostruire il filo di questa lunga storia, rispolverando con tono leggero episodi noti e altri meno conosciuti, a uso e diletto dei riminesi ma anche, soprattutto, di chi arriva sull’Adriatico e subisce il fascino irresistibile della città dei “sipulein”.
La parte musicale di questo Pomeriggio del Bicchiere, come da tradizione organizzata dall’Associazione Musicale “Dante Alighieri” di Bertinoro, è affidata al duo composto da Paolo Chiavacci e Filippo Pantieri, rispettivamente al violino e al pianoforte, che presentano “Suggestioni dal Romanticismo”. Due artisti di grande esperienza, profonda conoscenza reciproca e raffinata sensibilità, virtù che conferiscono al duo una capacità comunicativa di rara efficacia, capace di farsi apprezzare sia dal più esperto fra i critici, sia dall’orecchio più “profano”. Il programma prevede due fra le più emozionanti pagine della letteratura cameristica: si inizia con la Sonata K 378, scritta da un Mozart appena ventitreenne, ma che già esprime in maniera inequivocabile l’avvenuta maturazione di quel classicismo che, pochi anni dopo, ispirerà Beethoven.
Si prosegue con la Sonata op.100 di Johannes Brahms: suggestivo esempio di come il compositore di Amburgo riesca ad esprimere la poetica del romanticismo, sempre più palpabile man mano che la sonata avanza, ma caratterizzata da un senso di misura e di eleganza tipico della musica del passato, manifesta espressione di ringraziamento nei confronti dei grandi artisti che lo hanno preceduto e ispirato. Il momento conclusivo vedrà protagonisti i sapori della Locanda della fortuna e i grandi vini dell’ Az. Vitivinicola Raffaella Bissoni. L'iniziativa si svolge a Bertinoro, al Teatro dell'Ex Seminario (ingresso da Piazza Ermete Novelli), alle ore 15.30. L’ingresso è gratuito.