A Forlimpopoli una conferenza sulla battaglia di Caporetto
Caporetto è forse la battaglia più famosa della prima guerra mondiale, almeno per l'Italia, entrata nel modo di dire comune per definire una disfatta senza se e senza ma. Giovedì, nella suggestiva cornice della mostra 'La grande guerra. L'ultima guerra dell'unità d'Italia' allestita nell'asilo Rosetti di Forlimpopoli, si svolgerà una conferenza per raccontare come la battaglia si svolse e qualche se e ma verrà messo.
All'indomani della disfatta, il comandante in capo dell'esercito, Cadorna, addossò la colpa alla viltà di alcuni reparti. In una nota scritta di suo pugno, esposta in mostra, fa i nomi delle brigate Roma, Pesaro e Foggia accusate di tradimento; per poi continuare 'Addito all'estremo disprezzo del mondo intero, le brigate Lazio ed Arno, che ignominiosamente hanno ceduto le armi'.
Romano Rossi, presidente dell'associazione nazionale reduci della Friuli, altra brigata accusata dallo stesso Cadorna di tradimento, illustrerà a partire dalle 20,45 come si svolse la battaglia, quali le forze in campo e cosa successe veramente, come sancito dalla storia e dalle varie commissioni d'inchiesta che successivamente riabilitarono il coraggio dei molti soldati periti o imprigionati in quel frangente, nonché i nomi delle brigate sopra citati. Quella di giovedì è la prima di una lunga serie di conferenze che si terranno in seno alla mostra sulla grande guerra che rimarrà aperta al pubblico fino al 28 giugno.