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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cultura

Al 'Diego Fabbri' applausi a non finire per Ivano Marescotti

Il teatro "Diego Fabbri" gremito e una platea con le mani piene di applausi, martedì sera, per Ivano Marescotti, protagonista della serata del "Buon Vivere" intitolata "Volontari: essere o non essere?"

Il teatro “Diego Fabbri” gremito e una platea con le mani piene di applausi, martedì sera, per Ivano Marescotti, protagonista della serata del “Buon Vivere” intitolata “Volontari: essere o non essere?” promossa dal’IRST insieme alle tre associazioni di volontariato oncologico AIL, LILT e IOR. In chiusura del suo recital ha scherzato, Marescotti, sulle compagnie teatrali che si prendono decine di minuti di applausi con il tranello degli inchini ripetuti più volte per allungare la standing ovation.

Lui ne ha fatti pochi ma il pubblico l’ha salutato entusiasta e divertito.

Più di un’ora di racconti di vita e battute conditi da tanta vitalità romagnola che ha visto il famoso attore originario di Bagnacavallo raccontare in dialetto storie sull’ingenuità dei romagnoli degli anni ’50 e ’60. Aneddoti e poesie che volevano far riflettere sull’importanza della vita, quella quotidiana fatta di piccole cose che accomunano tutti, quella che non sta a riflettere sul “chi siamo?da dove veniamo?”, ma piuttosto, come dice Marescotti, su una domanda più terrena come: “s’el cus magna staséra? (cosa si mangia stasera?)”.

Ivano Marescotti al 'Diego Fabbri'



L’attore ha voluto legare questo aspetto della vita così autentico e terreno che accomuna tutti con l’altra facciata dell’esistenza umana riservata a molti, quella fatta di problemi e tragicità in cui diventa importante l’aiuto e il supporto degli altri. Ivano Marescotti ha inserito in questo modo il suo recital nel contesto della serata sul volontariato, evento culmine della giornata di martedì all’interno della “Settimana del buon vivere”, che ha visto per la prima volta insieme su un palco l’IRST e le tre associazioni AIL , LILT e IOR per trasmettere l’importanza del volontariato oncologico.

Un evento, moderato dalla giornalista Stefania Casini, che ha visto anche il contributo video, girato con il suo telefonino da casa, dell’eclettico artista Alessandro Bergonzoni, da anni impegnato socialmente, che ha sottolineato l’importanza di fare parte, o meglio “p’arte” come dice lui, della vita degli altri partecipando e toccando con mano la vita e i problemi altrui. A evidenziare la rilevanza del tema anche Fabio Casini, responsabile Europe Direct-Punto Europa di Forlì, che ha parlato dell’Anno Europeo del Volontariato, celebrato quest’anno e nato dal desiderio di incoraggiare e sostenere gli sforzi della Comunità Europea, degli Stati membri, delle autorità locali e regionali e delle associazioni di volontariato per creare nella società civile condizioni favorevoli al volontariato nell’Unione Europea.
 

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