"La lucerna con scena erotica da Forlimpopoli": si parlerà di amore ed erotismo nel mondo romano
In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, sabato è in programma alle 17 nella sala del consiglio della Rocca di Forlimpopoli la conferenza "La lucerna con scena erotica da Forlimpopoli. Simposio, amore ed erotismo nel mondo romano", promossa da omune di Forlimpopoli, Soprintendenza Archeologia dell’Emilia Romagna, Museo Archeologico di Forlimpopoli “Tobia Aldini” e Fondazione RavennAntica-Parco Archeologico di Classe.
La conferenza illustra gli esiti di un’ampia ricerca che prendendo avvio dalla scoperta a Forlimpopoli di una rara lucerna con scena erotica, approfondisce il tema sull’erotismo tra l’età etrusca e quella romana. Un vero e proprio viaggio nella gioia, un itinerario in un mondo, quello degli antichi, che non considerava il sesso osceno e peccaminoso bensì espressione di vitalità e vita, al pari dell'alimentazione o del gioco. Sotto la guida dell’archeologo Donato Labate e della storica Anna Fedele, introdotti da Annalisa Pozzi e con letture di Silvia Bartoli tratte da autori antichi, il pubblico potrà conoscere usi, costumi e credenze legati all'erotismo nel mondo antico, e ammirare i reperti con scene erotiche rinvenuti in alcuni recenti scavi in Regione (Modena, Reggio Emilia Piacenza).
La totalità degli scavi ha restituito reperti con scene erotiche da contesti funerari e soprattutto da sepolture femminili. Partendo dalla tomba etrusca di Castelvetro (Modena) da cui proviene lo specchio su cui è inciso un amplesso nell'intimità di un'alcova, si passerà alle lucerne di età romana con scene erotiche più audaci, come quella sul dorso di un asino raffigurata su una lucerna rinvenuta in due tombe di I sec. d.C. negli scavi di Modena e Reggio Emilia, o quella con sesso acrobatico (tre uomini e una donna) e iscrizione (AD)iuvate sodales "aiutate(mi) compagni" ritratta su una lucerna trovata a Modena e che trova confronto con la lucerna di Forlimpopoli. Aiutati da Silvia Bartoli, che leggerà alcuni brani di Catullo, Marziale e Svetonio legati alle raffigurazioni erotiche sui reperti emiliano-romagnoli, Donato Labate e Anna Fedele cercheranno di spiegare il significato della presenza di questi oggetti nelle tombe femminili, a volte ricordo dei piaceri goduti in vita, a volte del loro mestiere di prostitute ma forse, più spesso, semplice tenera memoria dei momenti felici deposta nella tomba dai loro amati. La conferenza è a ingresso gratuito.
Al termine della conferenza, segue una breve visita al Museo (gratuita per tutti i partecipanti alla conferenza) e un “aperitivo romano” (su prenotazione e a pagamento: costo Euro 10,00; max 30 partecipanti) a cura della “Fondazione RavennAntica – Parco Archeologico di Classe”. Inoltre, in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, sabato è prevista un’apertura straordinaria del Museo in orario serale fino alle ore 23.00 con possibilità di visite guidate a cura di “Fondazione RavennAntica-Parco Archeologico di Classe” alle 21 e alle 22. Il costo della visita guidata è compreso nel biglietto di ingresso al Museo.