Luigi Ciocchetti presenta "I luoghi dell'esistere"
Sabato 11 gennaio , ore 16,30, presso la Sala Moderna della Biblioteca A. Saffi, C.so della Repubblica 78, Forlì, a cura del Centro Culturale L’Ortica di Forlì, presentazione dell’opera poetica “I luoghi dell’esistere” del poeta forlivese Luigi Ciocchetti, edita nel 2013 da L’Ortica, con in copertina la riproduzione di un opera pittorica di Pietro Cimatti dal titolo Corridoio, conservata presso la Pinacoteca Civica di Forlì, con il benestare degli Istituti Culturali e Artistici di Forlì. Presenta Davide Argnani, direttore della rivista L’Ortica, letture dell’autore e recital dell’attore Daniele Baldinotti del “Gruppo Gli Slan di Sandra-Ortica Teatro” di Forlì.
Luigi Ciocchetti è nato a Siena nel 1964. Trasferito con la famiglia nel 1970 a Forlì, dove inizia il percorso scolastico ordinario che si conclude nel 1983 con la maturità classica, dopo la laurea in Giurisprudenza intraprende la professione di avvocato particolarmente in campo penale, che tutt’ora svolge a Forlì. Nel 2003, insieme agli amici Giorgetti, Ghetti e Sansovini, cura una pubblicazione autogestita dedicata al campione forlivese di motociclismo Otello Buscherini, scomparso nel 1976, che viene presentata in una esposizione pubblica svoltasi il 18 maggio 2003. Dal 2003 al 2009 ha collaborato con il quotidiano “La Voce di Romagna”, curando una rubrica settimanale dedicata alla criminologia. Ha svariati interessi in campo musicale, cinematografico e artistico e da anni si dedica alla scrittura in prosa e in poesia.
La sua poesia è composta da versi delicati e allo stesso tempo amari perché il poeta scava dentro se stesso per scoprire il mondo che lo attornia, alla ricerca di un possibile ritrovarsi a proprio agio con una realtà che spesso è da un’altra parte, con un sottile pessimismo di tipo leopardiano, ma che il poeta affronta con la forza di chi ha la volontà di scegliere da che parte stare, proprio come dopo un dolente risveglio, per “guardare alla vita e al mondo,/con l’aria assonnata ed incerta/di chi, appena sveglio,/si ritrova calato, nuovamente,/nella vita e nell’esperienza dei sensi…”.
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