Madonna del Fuoco, a Palazzo Romagnoli la presentazione del libro della studiosa Lisa Pon
Lunedì alle 17 nel Salone d'Incontro di Palazzo Romagnoli (Via Albicini, 12) Lisa Pon, professore associato in Art History alla Meadows School of the Arts della Southern Methodist University di Dallas, presenta il suo libro “A Printed Icon in Early Modern Italy Forlì's Madonna of the Fire” (Cambridge U.P.), frutto di un accurato lavoro di ricerca svolto negli archivi e nei fondi storici della biblioteca comunale di Forlì. Insieme all'autrice, intervengono Cristina Ambrosini, dirigente del Servizio Cultura e Musei del Comune di Forlì, Roberto Balzani, docente di Storia contemporanea all'Università di Bologna e Amy Worthen, conservatrice dei disegni e stampe al Des Moines Art Center.
La ricerca di Lisa Pon non è l’ennesima ripetizione della vicenda della Madonna del Fuoco: ad interessare la studiosa è la xilografia e i beni patrimoniali cui essa dà origine. Conservata in Duomo, la stampa attraversa i secoli: mentre migliaia e migliaia di altri fogli volanti si perdono, la Madonna del Fuoco sopravvive. Per molti motivi. In primo luogo, per la rapida assunzione nel canone civico: un pittore-cronista quattrocentesco, Giovanni di Mastro Pedrino, le dedica una lunetta e poi ne racconta la storia nel suo splendido volgare. La storia viene ripresa e ripetuta nel tempo, finché, agli inizi del Seicento, la comunità non decide di dare al culto una sua stabilità.
La cappella in Duomo sarà interamente rifatta e affrescata da Carlo Cignani, mentre una colonna, ornata con una statua di Maria, sarà eretta nella piazza maggiore. L’evento, che si consuma il 20 ottobre 1636, è raccontato l’anno successivo da un funzionario comunale, Giuliano Bezzi, in una pubblicazione intitolata Il fuoco trionfante: ed è uno dei primi casi in assoluto di una ricostruzione dedicata al culto di un’antica stampa “povera”. Un culto mobile, dunque, quello che Lisa Pon ripercorre nei dettagli, fino alla fase della sua stabilizzazione nel cuore della città. E’ allora che il rito si codifica e si struttura, affiancando la funzione “portatile”, familiare e casalinga della stampa, che continua con successo, riprodotta infinite volte.
Lisa Pon, dottorata ad Harvard, è stata borsista di diverse prestigiose istituzioni (fra cui il Getty Research Institute e il Warburg Institute) ed è autrice di vari contributi sulla stampa nell'età del Rinascimento. Il suo primo libro, Raphael, Dürer, and Marcantonio Raimondi: Copying and the Italian Renaissance Print, è stato pubblicato dalla Yale University Press nel 2004. Nel 2008 ha curato con il prof. Craig Kallendorf il volume The Books of Venice/I Libri Veneziani (Biblioteca Nazionale Marciana/La Musa Talìa). Il suo prossimo articolo scientifico, un saggio sugli arazzi di Raffaello per la Cappella Sistina, apparirà su Art Bulletin nel dicembre 2015.