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Vecchia Stazione di Forlì, i miei 'primi' 150 anni

Forlì festeggia i 150 anni della vecchia stazione e dell'arrivo della linea ferroviaria. Le celebrazioni, uniche nel loro genere in tutta la Romagna, si terranno sabato 22 e domenica 23 ottobre

Forlì festeggia i 150 anni della vecchia stazione e dell’arrivo della linea ferroviaria. Le celebrazioni, uniche nel loro genere in tutta la Romagna, si terranno sabato 22 e domenica 23 ottobre all’interno dello storico edificio ferroviario di via Monte Santo. Dal ricco programma di eventi spicca senza dubbio il convegno di sabato 22, alle 16, dedicato ai 150 anni della Vecchia Stazione con l’intervento, tra gli altri, del dirigente di Trenitalia Donato Carillo

Il programma è stato predisposto dal Circolo Territoriale di Forlì dell’Associazione Dopolavoro Ferroviario, in collaborazione con il gruppo Ferramatori di Forlì “Amici del Treno” e con il patrocinio del Comune di Forlì, Assessorato alla Cultura Politiche Europee e Rapporti Internazionali

Alle 21, serata con musiche storico-patriottiche e brani del maestro Carlo Brighi eseguite da Teddi, Vlad e Radu Iftode.

150 anni per la Vecchia Stazione



Domenica prossima, a partire dalle 16, singolare kermesse bandistica della “Brass Band” del D.L.F. di Faenza, che sfilerà lungo via Montesanto con l’esecuzione di brani patriottici. Alla manifestazione prenderanno parte alcuni figuranti in abiti ottocenteschi.

A proposito di Ottocento, riscuoterà sicuramente il consenso di critica e pubblico l’opera pittorica “Le strade ferrate italiane 1 settembre 1861”, predisposta per l’occasione dal forlivese Davide Sarasini. “Con il mio lavoro – dichiara l’artista – ho voluto presentare un’Italia unita, coi tracciati ferroviari che indicano le linee ferroviarie esistenti nel 1861. A destra è l’immagine della vecchia stazione, davanti alla quale sventolano le due bandiere dello Stato Pontificio e del Regno d’Italia. Il primo treno giunse da Bologna a Forlì il primo settembre 1861, ma il progetto della linea era già stato pensato dai genieri della precedente amministrazione pontificia”.

Il comitato promotore delle celebrazioni, coordinato da Elio Leoni, ha previsto un gustoso antipasto già per lunedì 17 ottobre, con l’inaugurazione, nell’antica sala d’aspetto della protostazione di via Monte Santo (già via IX Febbraio in ricordo della Repubblica Romana), della mostra foto-documentale “Storia della Stazione e dei raccordi ferroviari”. La rassegna, aperta sino a domenica 23, proporrà numerose immagini inedite provenienti da collezioni private. Fra le gigantografie che cattureranno sicuramente l’attenzione dei visitatori, spicca la foto d’inizio Novecento, prestata da Gilberto Giorgetti, che vede l’arrivo della vaporiera da Bologna, con sullo sfondo la mole dello Zuccherificio Eridania nella versione anteguerra. Ma c’è anche una foto dei primi anni Venti, che ritrae un gruppo di forlivesi che saluta il concittadino Benito Mussolini appena divenuto Capo del Governo, mentre sta per entrare nella (vecchia) stazione e risalire sul treno che lo riporterà a Roma.

“L’arrivo della ferrovia a Forlì – racconta Elio Leoni – sconvolse letteralmente la vita della città, che all’epoca contava 37.000 abitanti. Se, fino a poco tempo prima, le persone calcolavano in giorni il tempo per raggiungere località distanti neppure 100 chilometri, da quel momento si cominciò a ragionare in ore”. Ancora più importante fu l’influenza sul trasporto merci, consentendo ai produttori locali di commerciare i propri prodotti con maggiore tempestività.

“In quel periodo furono attuati nuovi collegamenti, i raccordi, cioè tratti di binario che consentivano la consegna e/o il ritiro dei veicoli ferroviari all’interno dei piazzali delle aziende stesse. Fra le aziende più conosciute che fruirono dei nuovi collegamenti vanno ricordate Bartoletti, Becchi, Benini, Eridania, Forlanini e Mangelli”. Lo sviluppo del sistema ferroviario continuò al punto che la linea Bologna-Rimini fu raddoppiata fra il 1908 e il 1910. Di lì a poco la vecchia stazione risultò inadeguata, tanto che si cominciò a pensare ad una struttura sostitutiva. La nuova stazione sarà inaugurata il 30 ottobre 1927 dallo stesso Benito Mussolini, che era giunto a Forlì ovviamente in treno, approdando al binario 4 con puntualità tipicamente fascista. Nelle giornate celebrative di sabato e domenica funzionerà un servizio navetta dalla stazione nuova, in viale della Libertà, a quella vecchia, in via Monte Santo, offerto dalla Ditta Onori di Forlì.

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