“Divagazioni di Bac. Romano Baccarini, fantasia e creatività”: in mostra le opere dell'ex senatore forlivese
Romano Baccarini, classe 1934, è uno di quei politici la cui azione ha vivacizzato il dibattito politico romagnolo per almeno mezzo secolo. Di origini contadine, si è formato alla scuola di don Pippo e nelle file dell’Azione Cattolica, per poi avviare il suo impegno politico nelle fila della Democrazia Cristiana, negli organi del partito, in consiglio comunale e in Parlamento. In qualità di direttore della Cassa Rurale ed Artigiana di Forlì, per oltre 20 anni, è stato anche protagonista dello sviluppo di una comunità in grande fermento.
Non tutti sanno, però, che fin da bambino Baccarini dipinge con uno stile molto personale, che si è affinato negli anni fino alle ultime opere, realizzate durante il lockdown, causato dal Covid 19. La mostra “Divagazioni di Bac. Romano Baccarini, fantasia e creatività”, che sarà inaugurata sabato 11 dicembre alle ore 16,30, presso lo Spazio d’Arte Angolo Mazzini (c.so Mazzni, 21 – Forlì) è nata per iniziativa di alcuni amici (Leonardo Michelini, Gigi Mattarelli, Giovanni Tavoletti e Mirco Coriaci) con la volontà di valorizzare un patrimonio artistico non indifferente, che prende vita dalle medesime motivazioni che hanno accompagnato la sua carriere politica e professionale, ossia l’amore per la vita e per la nostra terra, che si trasforma, sulle sue opere, nello stupore per tutto quanto di bello ci circonda. All’evento di inaugurazione interverranno Gian Luca Zattini (sindaco di Forlì), Valerio Melandri (assessore alla cultura del Comune di Forlì), Paola Casara (assessore alle Politiche Educative del Comune di Forlì) e Mauro Neri (presidente di Confcooperative Romagna).
Nei quadri di Romano Baccarini confluiscono contemporaneamente memoria ed immaginazione, la visione oggettiva di tanti elementi del quotidiano, ma interpretati attraverso l’elaborazione emotiva di ciò che la realtà ha trasmesso. Il colore, fondamentale nella sua espressione artistica, attribuisce i registri di una favola magica, di una felice immersione in un mondo in cui tutto parla e trasmette emozioni, ma anche in cui ogni cosa nasce, poi si modifica e infine si ricompone. Le sue opere comunicano, perciò, non l’immediatezza della realtà ma la sua intimità, divenendo quasi una metafora della realtà stessa. Una pittura, in altre parole, che sa di sogno.
La mostra, che ha ottenuto il patrocinio del Comune di Forlì (assessorato alla cultura), della Fondazione Roberto Ruffilli e di Confcooperative Romagna, è stata resa possibile grazie alla collaborazione di MPR Assicurazioni e Grafikamente: sarà visitabile fino a venerdì 17 dicembre tutti i giorni dalle 10,00 alle 12,00 e dalle 16,00 alle 18,00.