"Diventare nomadi digitali": l'esperienza di vita di chi ha rinunciato alla routine del lavoro d’ufficio
Computer in spalla, passaporto, telefono e lavorano dove vogliono. Rinunciano alla routine del lavoro d’ufficio e alla schiavitù del cartellino. Non hanno orari fissi, anche se conoscere bene i fusi orari diventa fondamentale. Sono circa 30 milioni nel mondo ma solo l’1% in Italia. Un incontro per conoscere più da vicino quella che più che una qualifica è una attitudine a mescolare a proprio modo viaggio, lavoro e tempo libero. La pandemia ha dato una forte spinta a questa rivoluzione del mondo del lavoro, che però presenta ancora notevoli complessità e richiede skills tutt’altro che banali. Il Diagonal Loft Club ospita venerdì 2 settembre alle 19 un talk a più voci, con Michelangelo Pasini a testimoniare la propria esperienza di oltre 5 anni come nomade digitale e Alessandro “Toffolomuzik” Zoffoli a raccontare i propri viaggi da mixer, tra il digitale e il suono dei cinque continenti.
Michelangelo Pasini (sotto nella foto) è nomade digitale dal 2017 anche se odia la definizione. Lavora nel campo del marketing da sempre, ma a un certo punto è riuscito a liberarsi del posto fisso trasformando la sua professione da stanziale a "mobile". Passa più tempo possibile in Asia, anche se le Canarie non gli dispiacciono per niente. Quando gli chiedono "ma smetterai mai di viaggiare 365 giorni l'anno" non riesce proprio a capire quale sia la risposta giusta.
Alessandro Zoffoli nasce a Cesena nel 1975. Le sue prime passioni si radicano nel punk e nella musica dark, mentre a soli tredici anni approccia il mondo del djing. Ogni suo djset è differente, è un lungo e temporaneo atto di revisionismo storico e geografico. A oggi Zoffoli si cimenta in diverse produzioni e dj set, dalle sonorizzazioni al dancefloor. Per lui, la musica non ha spazio né epoche è un nutrimento istintivo. Nel 2021 nasce il suo progetto discografico con lo pseudonimo Cemento Atlantico e il relativo primo album di studio intitolato Rotte Interrotte, costruito proprio sui samples audio catturati in giro per il mondo.