Il Teatro delle Forchette presenta il suo "Don Chisciotte della Mancia" alla Rocca delle Caminate
Il Teatro delle Forchette peresenta il suo "Don Chisciotte della Mancia", da Miguel De Cervantes per la regia di Stefano Naldi, martedì 3 agosto alle 21.30 nella cornice della Rocca delle caminate, per la rassegna "Predappio vive l'estate 2021". L'opera ha ricevuto una Menzione speciale al Calatia Festival.
La vicenda ruota intorno ai viaggi nell'est della Spagna compiuti dal protagonista, Don Chisciotte appunto, che tre volte lascia il suo villaggio d'origine in cerca di imprese cavalleresche da compiere per emulare gli eroi di quella letteratura cortese della quale è da sempre avido lettore e che gli hanno fatto perdere la nozione della realtà, facendogli immaginare di essere egli stesso un cavaliere errante. Il protagonista, Alonso Chisciana, un nobiluomo (hidalgo) di campagna ormai cinquantenne, vive in un piccolo paese della Mancia e che dopo anni di letture di libri cavallereschi impazzisce e comincia a pensare che tutto ciò che ha letto corrisponda al vero e che egli debba ripetere le gesta dei cavalieri erranti alla ricerca di fama e di gloria. Perciò si dota dell'armatura dei suoi avi (ma la sua visiera è di cartone), ribattezza il suo magro cavallo Ronzinante, sceglie per sé come nome di battaglia quello di Don Chisciotte della Mancia ed elegge a sua dama una contadina del luogo alla quale cambia il nome in Dulcinea del Toboso. Così dà inizio al suo vagabondaggio. Questa prima sortita solitaria è però destinata a breve durata, visto che, dopo qualche disavventura e una buona dose di legnate inflittegli da chi ha sfidato, viene ritrovato alquanto malconcio da un suo compaesano che lo riconduce a casa.
Spiega il regista Naldi: "In più di quattrocento anni di pubblicazioni, il Don Chisciotte ha sicuramente ricevuto ottime e a volte scarse interpretazioni, oramai di tutte le risme, come d’altronde accade a qualsiasi classico della letteratura e del teatro. Abbiamo avuto il piacere di seguire critiche, versioni cinematografiche e teatrali, maledizioni, e quant’altro legato al testo di Cervantes, ma alla fine siamo sicuri di aver visto Don Chisciotte? Chi mai ha avuto il piacere di leggerne il romanzo sicuramente avrà colto sfumature e momenti che restano propri del lettore come singola identità; ognuno coglie in Don Chisciotte, ammantato da una dolce ironia, quello che la vita ci presenta davanti agli occhi in continuazione, e al cospetto dei quali dobbiamo mostrarci vincitori oppure perdenti oppure testardi a tal punto di rialzarsi ad ogni caduta. Non voglio spiegare chi sia Don Chisciotte, sarebbe come spiegare perchè Beckett crea Godot, resta di sicuro un punto fermo: ognuno vede il proprio"
Info e prenotazioni: 339/709795