EntroTerre, serata di benvenuto alla Sazineh Music Academy dell'Iran
Sono arrivati dall'Iran un gruppo di 14 musicisti provenienti dalla Sazineh Music Academy di Karaj Iran. Un gruppo formato da 7 violoncellisti, tre violinisti, un contrabbasso e tre pianisti. Sono tutti ragazzi dai 17 ai 34 anni con una media di 25 anni, di religione Musulmana e Bahai
Il gruppo è venuto per frequentare i Corsi Estivi di Alto Perfezionamento con Laura Marzadori, Alessandro Serra, Olaf Laneri e Giovanni Ricciardi.
La musica classica è una delle più alte forme d’arte della cultura occidentale. Il fatto che giovani provenienti dai paesi mediorientali si avvicinino alla musica classica, vietata nei paesi coranici fino a poco più di un decennio fa assieme ad altre forme musicali, è un fatto che può essere considerato significativo e straordinario. La musica porta in sé degli innegabili stimoli di dialogo e di scambio culturale. In gruppi formati da musicisti provenienti da paesi europei, la musica come forma comunicativa diretta (emozioni e strutture concettuali) che aggira le differenze di lingua, crea una forte empatia umana e culturale. Lo stesso mezzo applicato a gruppi appartenenti a culture e religioni geograficamente e culturalmente distanti, e spesso poste in contrasto, ha un incredibile potenziale di dialogo, di incontro, di armonia.
Questi ragazzi iraniani amano talmente la musica di Bach, Beethoven, Brahms, amano il violino, il violoncello, il pianoforte, a tal punto di intraprendere un duro percorso di studi da una distanza considerevole e in controtendenza rispetto all’atteggiamento culturale generale del loro paese. Anche questa è una straordinaria occasione di mediazione culturale, una imperdibile opportunità per loro di avvicinarsi alla cultura italiana, la cultura “madre” della musica europea, e per noi di conoscere attraverso la tradizionale e “curiosa” ospitalità bertinorese, di entrare in contatto personalmente con una cultura di cui tanto si sente parlare in modo superficiale ma di cui conosciamo ben poco.
Ma la tradizione di dialogo fra i popoli a Bertinoro è di lunga data. Fra la metà del 1.400 e il 1.500 a Bertinoro si sviluppo’ una comunità ebraica che diede i natali a Obadiah, rabbino famoso per i suoi studi teologici. Ora la Rocca Vescovile di Bertinoro è sede del Museo Interreligioso che ospita importanti testimonianze delle tre religioni del Libro. Ci sarà quindi anche occasione di mostrare agli ospiti Iraniani il museo e di confrontarsi sulle tematiche dell’incontro fra religioni che hanno tratti di diversità ma anche profondissime analogie.
Il programma della giornata
Ore 18.00 Saluto della Municipalità di Bertinoro, Città dell'Ospitalità da parte del Sindaco Gabriele Fratto e del Vicesindaco e Assessore al Turismo Mirko Capuano, intervento delle autorità presenti, scambio di saluti fra la Scuola Musicale di Bertinoro, Italian Cello Consort e la Sazineh Music Academy di Karaj
Ore 19.00 concerto del gruppo della Sazineh Music Academy – Ingresso Libero
Ore 19.30 visita al Museo Interreligioso
Ore 20.15 rinfresco
La cittadinanza è invitata.
Entroterre, il nuovo festival regionale di musica, cultura e territori dall’anima itinerante e dal respiro internazionale, è nato mettendo in rete alcune realtà artistiche e musicali attive già da diversi anni, come JCE Network Festival, che 20 anni fa ha messo in rete i comuni di Bertinoro, Forlimpopoli, Forlì, Meldola, Predappio, Castrocaro Terme e Terra del Sole esaltandone le tradizioni musicali e culturali. Entroterre è iniziato da alcune settimane e sta già portando ricadute interessante sui territori coinvolti fino ad oggi. Ed ora si avvicina ad alcuni degli eventi più interessanti dell'intero Festival, a Bertinoro e Forlimpopoli.
Nato nel 2016, Entroterre propone un ricco programma di proposte, che legano l'Emilia e la Romagna in un progetto organico di valorizzazione della musica colta e tradizionale.
Il festival infatti rappresenta la fusione di due ‘anime’ culturali della Regione Emilia-Romagna, ma soprattutto di alcune esperienze storiche come JCE Network Festival (manifestazione che da 20 anni si svolge nella provincia di Forlì-Cesena, sostenuta dalla Scuola Musicale Dante Alighieri di Bertinoro) e TacaDancer (festival presente da 10 anni su tutto il territorio regionale), con il coinvolgimento di Romagna Musica (società cooperativa fondata nel ’98, che si occupa produzioni musicali ed eventi).
Sulla base di questa importante eredità nasce dunque un nuovo festival che, da giugno a settembre 2016, proporrà 6 diversi percorsi di cultura musicale, come elemento identitario delle radici storiche emiliano-romagnole, per un totale di più di 40 eventi: tra questi TacaDancer, un festival itinerante che dal 2007 ha l’obiettivo di valorizzare la cultura musicale popular del liscio; ClassicoAntico, che porta sul territorio eccellenze musicali e liriche italiane e internazionali; Ci vediamo all’alba, una mini rassegna di concerti che permette di osservare all’alba il sole sorgere ascoltando musica in silenzio; Donne Jazz in Blues, un ciclo di concerti tra jazz e blues che hanno come protagonista donne in splendide location, ed in particolare Bertinoro; il Festival di Musica Popolare di Forlimpopoli che da 30 anni promuove musica di qualità classica, jazz e popolare; infine Didjin’Oz che, grazie a una partnership con emigrati italiani in Australia, propone musica tradizionale australiana, incentrata sulla cultura degli Aborigeni e sul tipico strumento Didgeridoo.
La ricca programmazione di Entroterre si inserisce a pieno titolo nella filosofia del festival che ha come obiettivo la creazione di una “comunità musicale”, capace di investire nella creazione di valore in termini di cultura, educazione ed economia.
E’ per questo che Entroterre punta alla creazione di una proposta musicale trasversale d’eccellenza, senza dimenticare l’importanza di un rinnovamento basato soprattutto sul coinvolgimento e sulla formazione dei giovani musicisti. Sotto il logo Entroterre infatti, e in particolare nell’ambito dei percorsi ClassicoAntico e Festival di Musica Popolare di Forlimpopoli, sono previsti anche corsi di alto perfezionamento, tenuti da docenti qualificati.
Il festival inoltre è intimamente legato ai territori, veri luoghi culturali che sono stati la culla della crescita qualitativa dei generi musicali. Un legame che guarda anche al potenziamento della promozione turistica e, di conseguenza, alla valorizzazione delle attività economiche locali: Entroterre infatti può rientrare tra le proposte di turismo culturale e diventare calamita di visitatori per i paesi dell’entroterra.
Una prospettiva, quella di Entroterre, che si avvia a diventare un volano anche di opportunità internazionali: grazie alle esperienze di JCE Network Festival, TacaDancer e Romagna Musica, si svilupperà una rete internazionale di artisti, enti e istituzioni in grado di aprire nuove opportunità di scambio e condivisioni tra comunità culturali.