"Piazze d'estate", gli Equ in concerto cantano la Divina Commedia
Equ in concerto martedì 23 luglio nel centro storico di Forlì. Il gruppo si esibirà a partire dalle 21 in Piazzetta della Misura (ingresso libero) con "Durante - Ovvero canzoni surreali sulla Divina Commedia". L'appuntamento rientra nell'ambito del programma "Piazze d'Estate 2019" organizzato dal Comune di Forlì. "Durante" è opera contemporanea di teatro-canzone dedicata alla Divina Commedia che richiama nel titolo il nome di battesimo del padre della lingua italiana.
E' composta da parti recitate, surreali, con la supervisione al testo dello scrittore Eugenio Baroncelli, e dodici canzoni molto, ma molto andanti, con cui gli Equ martedì hanno intenzione di spiazzare Forlì. Teatro-canzone, sviluppatosi a partire dalle ceneri dell'edizione 2018 del Ravenna Festival che già li aveva ospitati ai Chiostri Francescani di Ravenna. "Alla base di questa visione c’è la consapevolezza che in fondo non conosciamo nulla delle alchimie che si sprigionano nel cervello - spiega Gabriele Graziani, parlando dello spettacolo - e il viaggio del protagonista si rivela essere un viaggio attraverso l’inconscio. Diamo per scontata la realtà che acquisiamo con il ragionamento logico, ma per noi è interessante lavorare sul senso di ciò che percepiamo: la parola è la vera protagonista di questo viaggio, trasformata attraverso la continua trasgressione delle regole acquisite”.
La musica, in questo caso, è al servizio delle parola e cambia con il cambiare del testo: se l’Inferno si avvicina alla poesia, il Purgatorio si accosta alla prosa e il Paradiso ha un ritmo da canzonetta. “Per la prima volta in Equ i musicisti suonano una parte scritta - precisa Vanni Crociani, - come se fossero in un’orchestra, passando da momenti di grande precisione del suono a situazioni quasi rumoristiche, fino a momenti che sembrano richiamare l’elettronica, sebbene questa sia del tutto assente". La musica è al servizio della parola e asseconda la rima. Tutto è canzone, canzonetta e operina jazzy. Labile il confine in tutti i brani. Suonati magistralmente e ricchi di struggimenti e preziose assonanze con la grande tradizione italiana.