Festa della Liberazione, Sergio Giammarchi racconta "Una storia partigiana"
Martedì 23 aprile, alle 21, il salone comunale di Forlì ospiterà la presentazione del libro "Una storia partigiana" di Sergio Giammarchi. Classe 1926, l'autore racconta, in questo libro, la sua storia partigiana. Lo fa nel modo semplice, ma denso di significato che gli è proprio. In un libro di memorie che è pure una storia di formazione. "Nascere nel ventennio fascista e percepire l'ingiustizia del regime - illustrano il presidente dell'Anpi provinciale, Gianfranco Miro Gori, il presidente dell'Anpi di Forlì, Lodovico Vico Zanetti -. Conoscere persone che stanno dalla parte giusta, come Adriano Casadei suo amico e “maestro”, col quale salire in montagna coltivando l'idea che il fascismo vada abbattuto, la libertà ripristinata. Conoscere Silvio Corbari, dal carattere istrionico votato al gesto atto a impressionare i contemporanei nonché a restare impresso nella memoria dei posteri. Incontrare in montagna la popolazione civile, e uscirne persuaso che senza di essa, senza l'aiuto offerto in maniera disinteressata e a rischio della vita dai contadini i partigiani non avrebbero avuto l'acqua dove nuotare. E finita la guerra, abbattuto il fascismo, far tesoro di quella vicenda, per testimoniarla un anno dopo l'altro fino a oggi. Perché il ricordo della Resistenza, episodio fondativo della Repubblica, da trasmettere ai giovani ma non solo a loro, rimanga vivo e luminoso. Questa “missione” educativa Giammarchi l'ha svolta nell'Anpi con tale continuità, coerenza e misura, che se dovessimo identificare in una persona l'associazione forlivese, questa persona non potrebbe che essere Sergio, nome di battaglia e' Rudarè, l'Arrotino".
Osservano il presidente di Cna Forlì Cesena, Lorenzo Zanotti, e Gori: "La vita, raccontata, in prima persona, da un grande partigiano e anche artigiano, impegnato dopo la Liberazione, sia nel continuare a testimoniare i valori antifascisti e di pace, sia contribuendo a costruire, con il suo operoso impegno, l'associazione di cui oggi è presidente onorario, la Cma. La cittadinanza è invitata a questi eventi, specie a quelli che vedono, in veste di narratori, i protagonisti della nostra storia".
Gli altri eventi
I festeggiamenti del 74° della Liberazione vanno dalla pedalata del 20 aprile ai luoghi della Resistenza forlivese, realizzata in collaborazione con Fiab, AMI e la comunità Sikh, i tradizionali interventi in Piazza Saffi al mattino del 25 aprile con deposizione corone a ricordo dei martiri forlivesi, la presenza al parco Franco Agosto, nel pomeriggio del 25, per la tradizionale festa popolare, con letture, giochi e attività ludico-ricreative per i bambini. Infine, alle ore 10:30 del 26 aprile, l’ incontro al teatro della Casa di Riposo Zangheri con Tonina Laghi e i curatori del suo libro “ Non ho mai avuto una bambola”, partigiana e promotrice dello sciopero che salvò i renitenti alla leva, detenuti alla caserma di Via Ripa.