Quinta edizione per il "Forlì jazz festival" nel nome di Chet Baker: anteprima con Flavio Boltro e Fabrizio Bosso
L’Associazione Naima Fondation presenta "Forlì jazz festival" dedicato al grande musicista Chet Baker, giunto alla sua quinta edizione che si apre con un'anteprima a maggio: in concerto Flavio Boltro duo e Umberto Petrin e Tino Tracanna, che sostituiscono Tiziana Ghiglioni, il 20 e 21 maggio presso il Club Ottantadue e il 22 maggio Fabrizio Bosso quartet presso il Naima club, un temporaneo ritorno a casa.
Flavio Boltro alla tromba e Fabio Giachino al pianoforte, che si esibiranno venerdì 20 maggio alle 21.30 al club Ottantadue di Corso Garibaldi. Ma ad aprire il concertospazio alla consolidata house band composta dal maestro Giuliano Cavicchi, già direttore di diverse orchestre Rai, al pianoforte, Daniela Bertoli alla voce, Sauro Musiani al basso e Sergio Muta alla batteria. Il concerto di Flavio Boltro è intitolato: “Things to say” Flavio Boltro & Fabio Giachino.
Un incontro straordinario caratterizzato da una carica espressiva di altissimo livello alternata a momenti di profonda intensità artistica in un repertorio che si muove liberamente tra composizioni originali e standard jazz. Flavio Boltro tromba di riferimento del jazz italiano insieme a Fabio Giachino, tra i più virtuosi giovani pianisti italiani, danno vita a “Things to say”, il nuovo lavoro discografico prodotto da Cam Jazz uscito nel 2021. I due artisti hanno condiviso insieme numerose esperienze musicali giungendo ad una intimità artistica che trova la sua massima espressività in questo lavoro in cui le cose da dire sono molte, ma sono soprattutto intense ed uniche. Oltre alle illustri collaborazioni internazionali tra cui spiccano i nomi di Michel Petrucciani, Freddie Hubbard, Marcus Miller, Cedar Walton, Danilo Rea, Gino Paoli e molti altri, Flavio Boltro è stato citato da Winton Marsalis sul "Down Beat” tra i dieci trombettisti migliori al mondo. Fabio Giachino è tra le figure più interessanti della nuova generazione di pianisti, si è aggiudicato numerosi premi internazionali (tra cui Premio M.Urbani 211, C.Bettinardi 2011) e ha collaborato con artisti del calibro di Randy Brecker, Dave Liebman, Gavino Murgia, Javier Girotto.
Sabato 20 maggio, sempre al club Ottantadue, ore 21.30, toccherà a Umberto Petrin e Tino Tracanna, che sostituiscono Tiziana Ghiglioni. Ma ad aprire il concerto sarà anche questa sera la consolidata house band composta dal maestro Giuliano Cavicchi, già direttore di diverse orchestre Rai, al pianoforte, ma con un’altra bravissima cantante, Nicoletta Noè, e ancora Sauro Musiani, al basso e Sergio Muta alla batteria.
Il duo Tracanna- Petrin si forma nel 2018, anche se entrambi i musicisti hanno collaborato nell'ambito di vari progetti a partire dalla fine degli anni '80. In duo si sono esibiti in varie rassegne, tra cui Trento 2018 e la recente edizione del Torino Jazz Festival. Attualmente sono anche presenti nel quartetto Lunatics di Francesco D'Auria. Solitamente Il programma percorre la linea che da Monk conduce a Steve Lacy, con ampi spazi lasciati all'improvvisazione. Per questa occasione verranno inseriti alcuni temi che Chet Baker eseguiva durante i suoi memorabili concerti, nell’intento di tessere un flusso narrativo multicolore ed evocativo, come accade durante le performances di questo duo.
Domenica 22 maggio alle 18 ci sarà il gran finale col Fabrizio Bosso Quartet al Naima club.
Si va poi a settembre con le performances di Ada Montellanico e Giorgia Hannush, il 23 e 24, presso il club Ottantadue, e il 25 settembre quella di Paolo Fresu presso il Naima club; infine il 14,15,16 ottobre torna l'appuntamento con le 'Cantantesse' che cantano le canzoni di Chet, in varie location e con ospiti a sorpresa. Il Festival si arricchisce quest’anno del Concorso Nazionale per giovani trombettisti emergenti che saranno giudicati da una qualificata giuria composta da noti giornalisti di testate locali e nazionali e da rappresentanti di IJC, l’Associazione dei jazz club italiani e del MIDJ, l’Associazione dei musicisti italiani di jazz. Il Concorso, il cui bando sarà pubblicato ai primi di giugno, prevede il coinvolgimento dei Conservatori con la cattedra di Jazz, ma anche di tutte le scuole private che prevedono dei corsi di musica jazz, per la sua necessaria e doverosa pubblicizzazione sia sui diversi Media di settore sia in numerosi Media locali e nazionali.
Dopo una prima selezione, i 9 concorrenti scelti per la finale, si esibiranno dal vivo nella seconda trance di questo Festival, il 23, 24, 25 settembre, in apertura delle varie serate, e il vincitore potrà godere di una borsa di studio sullo strumento( la tromba) presso la prestigiosa Work Shop Jazz School di New York, (https://www.facebook.com/newyorkjazzworkshop/ ), con la quale il Naima è da tempo in contatto, per la durata di 10 giorni, oltre alla pubblicazione di un Cd e la possibilità di poter suonare in 5 piccoli teatri di cui è ricca la Romagna ma anche in 5 jazz club del circuito nazionale di IJC .
Nel corso dei giorni del Festival sono previste anche diverse iniziative collaterali, come la presentazione di alcuni film sulla vita di Chet Baker, la partecipazione di alcuni scrittori e studenti che hanno scritto romanzi, saggi e tesi di laurea sul mitico trombettista, come Roberto Cotroneo, Domenico Manzione, Marco di Gennaro, Daniele Odorici; il gemellaggio tra l’Hotel Hendrik di Amsterdam, dove la mattina del 13 maggio del 1988 Chet Baker perse la vita e per questo è ricordato con una targa affissa nella facciata principale dell’edificio, e il Petit Arquebuse di Forlì, dove il trombettista si fermò a bere un bicchiere di sangiovese prima del concerto al Naima club, nel 1984, e per questo curioso episodio anche qui è stato ricordato con una targa affissa di fianco all’ingresso del locale. Sono previste anche la realizzazione di un grande murales sulla facciata di un edificio cittadino con l’effige del famoso musicista, la realizzazione della “Rotonda del Jazz” sulla via Emilia, la nostra strada del jazz, con le sagome, ad altezza d’uomo, di 4 famosi personaggi del jazz internazionale, in rame sbalzato,e si spera nella partecipazione di Carol Baker, l’unica moglie ufficiale del grande musicista.
Per informazioni e prenotazioni: tel. 366-1512799 – mail, naimaclub@gmail.com
L’ Associazione Naima Fondation, il cui Presidente è Giuliano Cavicchi, noto direttore d’Orchestra in diverse trasmissioni Rai e vari Festival, già conosciuta per aver raccolto il testimone del Naima jazz club, il club che nel corso dei suoi 30 anni di attività ha portato a Forlì ben 7.330 musicisti da tutto il mondo, richiamando nella città romagnola più di 300.000 spettatori, si avvale del supporto di alcuni noti ed affermati personaggi del mondo economico e imprenditoriale cittadino, amanti del jazz, nonchè della collaborazione del giornalista Michele Minisci, come direttore artistico, già factotum del Naima club fino al 2012.