"Sulla scia di Verzocchi: il lavoro nella cultura contemporanea": al via un ciclo di incontri a Palazzo Romagnoli
“Sulla scia di Verzocchi: il lavoro nella cultura contemporanea” è il titolo della rassegna organizzata dal Comune di Forlì e che propone tre incontri mattutini a Palazzo Romagnoli, con inizio alle ore 10, nelle giornate di sabato 1, 8 e 29 marzo. Una serie di momenti pubblici che vedrà come protagonisti esperti e professionisti provenienti da esperienze differenti: dalle istituzioni civiche all’università, del mondo imprenditoriale a quello delle arti.
Al centro dell’attenzione sarà posto il rapporto fra cultura e lavoro, quel rapporto capace di far scaturire opportunità di occupazione, di sviluppo economico e di innovazione, e di affermare l’importanza di riflessione su temi di genere e sul mondo giovanile. Tutto ciò sarà accompagnato dal confronto con la programmazione regionale e nazionale e, soprattutto, con gli obiettivi e le prospettive dei programmi europei 2014 - 2020. Gli incontri avranno luogo a palazzo Romagnoli proprio per sottolineare l’affinità con il grande progetto che sta alla base della Collezione Verzocchi, creata, come è noto, a metà del XX secolo tessendo un legame straordinario, per bellezza, efficacia e profondità di analisi, proprio fra lavoro e arte.
Il progetto nasce dalla collaborazione fra tre Assessorati (Cultura, Politiche Giovanili, Sviluppo Economico e Pari Opportunità) con l’obiettivo di mettere a fuoco l’importanza, in particolare per il presente e per il futuro, del potenziale rappresentato dalla cultura. La cultura ha un valore intrinseco inestimabile, fattore di identità e crescita sociale e individuale. Ma la cultura costituisce anche una grande risorse economica di cui l’Italia si sta lentamente accorgendo.
Il ciclo di incontri si inserisce nell’ambito di un confronto nazionale aperto negli ultimi tempi dalla tesi “Con la cultura si mangia”. Dopo essere stata considerata per troppo tempo una “Cenerentola” nei bilanci e nei programmi degli enti locali, regionali e statali, oggi qualcosa sembra muoversi, sulla spinta della crescente consapevolezza della centralità del patrimonio culturale, considerato nell’ampia accezione che spazia dalle arti all’ambiente, e che si amplifica per il contributo allo sviluppo anche economico del Paese.
Ad esempio il “Manifesto del Sole 24 Ore” per la cultura sostiene che senza la cultura non c’è speranza di sviluppo, così come la campagna “Ripartire dalla cultura” del 2013, firmata da tutte le principali istituzioni culturali del Paese. Anche l’Europa vede nella creatività e la cultura elemento cruciale per lo sviluppo, evidenziato nell’aumento ingente (+ 37%) dei fondi destinati a questo settore. Circa 4,5% del PIL europeo deriva dalla cultura, impiegando 3,8% del forza lavoro. Per informazioni: www.comune.forli.fc.it .