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Da maggio a novembre la terza edizione di "Forlì.Soglie": cartellone unico per l'arte conteporanea

Forlì.Soglie è un progetto innovativo che dal teatro alla musica, dal cinema alla filosofia, dalla rigenerazione urbana alle arti performative e multimediali, raccoglie esperienze e ricerche artistiche di realtà culturali forlivesi

Da maggio a novembre 2023 Forlì accoglie la terza edizione di Forlì.Soglie, cartellone condiviso di: Città di Ebla con il Festival Ipercorpo, Masque teatro con Crisalide Festival, Spazi Indecisi con IN LOCO. Il Museo Diffuso dell’Abbandono, Sunset con Meet The Docs! Forlì Film Fest, e altri eventi delle quattro realtà coinvolte. 

Forlì.Soglie è un progetto innovativo che dal teatro alla musica, dal cinema alla filosofia, dalla rigenerazione urbana alle arti performative e multimediali, raccoglie esperienze e ricerche artistiche di realtà culturali forlivesi, legate alle pratiche del presente e del contemporaneo, indagate attraverso discipline differenti, ma tra loro dialoganti. Ideato nel 2020, in piena pandemia, ha dato vita a un comitato per creare una relazione e un dialogo tra quattro realtà culturali del territorio, che decidono, quindi, di mettere a sistema i propri dispositivi artistici, con lo scopo di generare un cambiamento di stato.

"Forlì Soglie - precisa l’assessore alla Cultura del Comune di Forlì, Valerio Melandri -, riunisce le realtà forlivesi che si occupano di arte contemporanea in un cartellone che abbiamo fortemente voluto e sosteniamo. La nostra idea è stata quella di fare un'unica stagione contemporanea, dalla primavera all'autunno. Per il terzo anno consecutivo ci sono 'cento accadimenti' culturali in città, una proposta che tiene anche sul piano nazionale."

IN LOCO. Il Museo Diffuso dell’Abbandono è il progetto di Spazi Indecisi che promuove la riscoperta dei luoghi in abbandono di Forlì e della Romagna; è il tentativo di tramandare la memoria di un patrimonio ai margini che rischia di essere dimenticato, rendendo visibili quei luoghi privati e pubblici accomunati dallo stato di abbandono. Il museo diventa così uno strumento di conoscenza, conservazione e valorizzazione di un patrimonio architettonico e culturale fatto di mattoni, storie, racconti ed emozioni che descrive il territorio romagnolo, le sue evoluzioni sociali, culturali ed economiche. La mappatura della Romagna in abbandono, attiva dal 2010, è stata il punto di partenza per tracciare 7 itinerari di viaggio rivolti a fotografi, architetti, esploratori urbani o, più semplicemente, a tutti coloro che vogliono conoscere questa terra attraverso le sue rovine contemporanee. L’insieme degli itinerari dà vita così ad una guida alternativa e in continua evoluzione che spinge all’esplorazione, rendendo disponibili agli avventurieri che giungono nelle vicinanze dei luoghi, in loco appunto, speciali contenuti multimediali creati ad hoc attraverso la APP del museo. IN LOCO è un museo senza pareti o cancelli, in divenire, uno spazio di esplorazione e di ricerca diffuso che incrocia nel suo operare luoghi, memorie e persone, innescando percorsi di partecipazione e rigenerazione, aggregando intorno ai luoghi le comunità che vogliono portarli nel futuro. Perché IN LOCO è uno spazio di azione.

Quest’anno IN LOCO ha promosso nuove iniziative in particolare: Sabato al Centro Visite, l’apertura del Centro Visite del Museo in EXATR ogni primo sabato del mese, in coincidenza con le aperture sono previste una serie di passeggiate, derive, presentazioni di libri. 
A ottobre Spazi indecisi cura Inno al Perdersi, micro festival diffuso con passeggiate, proiezioni, residenze, suoni legate ai sette itinerari del museo dell'abbandono. Il festival ha base in EXATR, ma è diffuso in Romagna. Il 6-7 e 12-13 maggio presenta inoltre STOMI. Emissioni di ossigeno in atmosfera, un piccolo festival per raccontare e vivere attraverso escursioni, suoni e incontri e tanto altro il presente e il futuro del progetto di rigenerazione Spinadello - Centro Visite partecipato, progetto promosso e curato da Spazi Indecisi che dal 2016 coinvolge istituzioni, associazioni, professionisti e cittadini, per rendere la centrale di sollevamento dell’ex acquedotto un punto riflessione multidisciplinare e di accesso all’area fluviale dei meandri del fiume Ronco. Il festival, prevede escursioni, l’inaugurazione del nuovo centro visite, sonorizzazioni e il workshop di field recording con Enrico Malatesta e Attila Faravelli. 

EXTRAterrestre, Incontri ravvicinati di altro tipo è il progetto realizzato insieme a Città di Ebla in collaborazione con Diagonal Loft Club, che vedrà aperture serali degli spazi di EXATR nel periodo estivo con musica dal vivo e installazioni site specific. Spazi Indecisi sperimenta dal 2010 progetti culturali di patrimonializzazione integrando arti, esplorazione urbana, geografia e memoria attraverso dispositivi culturali – mostre, eventi, ricerche, residenze artistiche – che trasformano i luoghi in abbandono in un campo di indagine per artisti, fotografi, architetti, comunità e amministrazioni. Oggi Spazi Indecisi gestisce, facilita e attiva percorsi di rigenerazione urbana complessa diventando un punto di ricerca multidisciplinare sul tema dell’abbandono, della sua gestione e della relazione con il contesto e le sue comunità. Insieme a Città di Ebla ha avviato EXATR, il progetto di rigenerazione dell’ex deposito delle Corriere ATR in un centro di produzione culturale.

Sempre l’EXATR accoglie, dal 17 al 21 maggio Meet the Docs! Forlì Film Fest, la rassegna organizzata da Sunset e dedicata al cinema documentario. Il festival porta in città il meglio del cinema del reale, attraverso proiezioni, riflessioni, incontri, formazione, workshop, musica e cibo, in un percorso connesso al tema dell’edizione e caratterizzato da uno stretto rapporto con il reale. Meet the Docs! Forlì Film Fest è perno e sintesi di The Act of Looking, un progetto culturale più ampio dedicato alle pratiche dell’audiovisivo. L’edizione 2023 ha come titolo “La fine del mondo”, intesa come analisi e riflessione su mondi personali, intimi, politici e geopolitici, sociali, culturali e narrativi che intrattengono un dialogo con la possibilità di radicali e definitive modificazioni. Tratto distintivo di Meet The Docs! Forlì Film Fest i momenti di presentazione e approfondimento che seguono e precedono ogni singola proiezione, realizzati con i registi dei film e con altri esperti delle tematiche trattate. Anche la settima edizione articola la propria programmazione partendo dalla scelta di proiezioni di film documentari, sia nazionali che internazionali e di produzione recente, che siano portatori di specifici contenuti sociali, in grado di guardare al reale in maniera inedita. Ad accompagnare le proiezioni, incontri di approfondimento con registi e registe o esperte ed esperti dell’argomento raccontato dai documentari. 11 proiezioni (di cui 3 dedicate alle scuole), 5 masterclass, 2 presentazioni tra libri e riviste, 2 dj set, percorsi sonori, mostre, degustazioni ed enogastronomia d’eccellenza proveniente dal territorio, un pitch per cinque giorni dedicati al cinema del reale, declinati tra questioni di genere, sex work, migrazioni, attualità, ambiente e diritti civili. 

Due i momenti di intreccio tra le realtà di Forlì.Soglie: l’inaugurazione del festival, il 17 maggio, sarà anche l'anteprima di Ipercorpo, dedicata allo svelamento dell’opera permanente Ecstasy di Flavio Favelli e alla proiezione del docufilm 50 Santarcangelo Festival di Michele Mellara e Alessandro Rossi (Mammut Film), alla presenza dei registi e di Roberto Naccari, direttore generale di Santarcangelo dei Teatri; la masterclass “Il suono del reale: segni acustici” con il noto sound designer e artista visivo Massimo Carozzi è invece organizzata in collaborazione con Spazi Indecisi. Proiezioni come Tutta la bellezza e il dolore di Laura Poitras, Leone d’oro a Venezia e candidato come miglior documentario ai premi Oscar del 2023; il nuovo lavoro di Andrea Segre, Trieste è bella di notte, realizzato con Stefano Collizzolli e Matteo Calore. Masterclass e incontri con personaggi del calibro di Paolo Bernardelli, sceneggiatore della docuserie SanPa: luci e tenebre di San Patrignano; Paolo Marchi di Sky Italia; Gianluca Costantini, illustratore e graphic journalist; Francesco Merini, insegnante in Fondazione Bottega Finzioni. E ancora ospiti come Caterina Bogno di Film Tv, la regista Elisa Mereghetti, la scrittrice e attivista Eddi Marcucci, la sociologa Maria Chiara Franceschelli, i registi Gianpaolo Bigoli e Stefano Collizzolli, rappresentati di Amnesty International come Paolo Pignocchi, direttori artistici come Roberto Naccari di Santarcangelo dei Teatri, artisti contemporanei come Franco Favelli e protgonisti dei film come Silvia Tartario e Nicole De Leo. Accanto al festival, Sunset cura anche BILLY - Rivista di cinema e altre perversioni, rivista cartacea e on line dedicata al cinema e alle narrazioni audio-visive del contemporaneo in tutte le sue declinazioni, che cerca di guardare le immagini in maniera divergente, avanzando ipotesi e dimenticando pregiudizi; Nuove (Re)Visioni - Meet the Classics!, ciclo di proiezioni che, ogni estate all’Arena Eliseo di Forlì, riporta al cinema le grandi pellicole del passato, proposte secondo percorsi di senso aggiornati: vedere qualcosa che non si è mai visto o rivederlo in modo diverso, in un dialogo rinnovato con l’immaginario collettivo; e TrumFabrik, incontri informali sulla cultura dell’immagine contemporanea — in ogni sua articolazione mediatica — sempre partecipativi, intesi come spazi di riflessione e possibilità di formazione attiva e informale, attraverso il dialogo con esperti, che si terranno in orario aperitivo nei mesi di novembre e dicembre, presso il Diagonàl Loft Club di Forlì.

Dal 25 al 28 maggio, con una serata in anteprima il 17 maggio, torna a Forlì Ipercorpo – Festival Internazionale delle Arti dal Vivo, festival multidisciplinare diretto e organizzato dal collettivo artistico Città di Ebla, sostenuto da MiC, Regione Emilia-Romagna e Comune di Forlì. Grazie all’insieme di competenze differenziate e trasversali di cui è formata la corale direzione artistica, Ipercorpo ha progressivamente ampliato la propria attività ai diversi linguaggi dell’arte contemporanea (teatro, danza, musica, arte, circo contemporaneo, video-danza, fotografia) con una conseguente apertura ad ambiti non solo culturali ma anche politici, economici e sociali.
È InPresenza il tema di questa XIX edizione, che vuole evidenziare la necessità di un coinvolgimento sempre più profondo e soprattutto fisico, squisitamente fisico, tra il pubblico, gli artisti e le opere. Ancora una volta la casa di Ipercorpo sono gli spazi di EXATR, ex autorimessa delle corriere S.I.T.A./ATR al centro di progetto di rigenerazione urbana di Città di Ebla e Spazi Indecisi in ATS con il Comune di Forlì cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna. L'anteprima del 17 maggio, citata in precedenza, è pensata insieme a Meet the Docs! Forlì Film Fest.Ricca e interessante la sezione TEATRO e DANZA, che ospita, tra gli altri, un focus sul coreografo Carlo Massari con il trittico METAMORPHOSIS e il corale LES MISERABLES, il debutto della nuova produzione di Città di Ebla, BRAVE di Paola Bianchi e Valentina Bravetti e l’anteprima del lavoro GO FIGURE del regista e coreografo israeliano Sharon Fridman. Non manca, come di consueto, l’appuntamento con il circo contemporaneo per famiglie con LUME di Filippo Bonacchi. Chiude la sezione teatrale, la produzione di Masque teatro, Il Presente, con cui Ipercorpo rinnova la sua collaborazione. 

La parte musicale, propone lavori di alcuni musicisti capaci d’instaurare un rapporto “corpo a corpo” con lo strumento (Dario Neri, Dagger Moth), incrociare jazz, post-rock e sequenze cinematiche (Cazale) e di riferirsi ai suoni ed ai supporti di ieri risignificandoli in tempo reale e creando mondi inediti (Matteo Scaioli), oltre al progetto di Ascolto AUDIARIO di Davide Fabbri ed Elisa Gandini / Città di Ebla. 
La sezione ARTE ha come titolo Presentarsi all’appuntamento e propone una serie di incontri con artisti visivi, Victor Fotso Nyie, Matteo Fato, Marta Roberti e Francesco Bendini e con alcune loro opere che, nell’ultima giornata di festival, confluiranno in una originale mostra collettiva che abiterà di spazi di EXATR e dell’Arena Forlivese.  Completa il festival, la Masterclass Internazionale Scena Europa, condotta da Luca Giovagnoli, che giunge alla sua VII edizione, rivolta a giovani artisti e/o compagnie, organizzatori e tecnici di palco che vogliano realizzare una scheda tecnica efficace per contesti teatrali nazionali e internazionali. Prosegue l’attenzione alla Collezione Verzocchi con un appuntamento a Palazzo Romagnoli in cui tre artisti raccontano al pubblico un’opera della collezione a loro scelta. Di queste narrazioni saranno realizzati tre video che andranno ad aggiungersi alla galleria di voci già presente sul sito verzocchi.com, realizzata da Città di Ebla in collaborazione con il Comune di Forlì.  Il tema, InPresenza, tornerà protagonista nell’autunno con il progetto Simposi, una serie di appuntamenti al Diagonal Loft Club che uniscono il confronto verbale al piacere della tavola in orario prandiale, in cui la riflessione verrà declinata attraverso i linguaggi “frequentati” degli ospiti invitati.

Da fine estate e per tutto l’autunno, dal 25 agosto al 19 novembre, riflettori puntati sulle arti performative con la 30-esima edizione di Crisalide, il festival di teatro, danza, musica, filosofia, diretto e organizzato da Masque Teatro, che intende convocare in un luogo definito prassi creative e umane interessanti, favorendo, nel contempo, un loro incontro, nella prospettiva di consentire occasioni di scambio e maturazione. Ciò che Crisalide fa da 30 anni è promuovere costantemente la riflessione e lo scambio tra generazioni artistiche e favorire la visibilità delle giovani formazioni, imponendosi così come luogo di riflessione e di pratiche sceniche e contraddistinguendosi come propulsore di istanze assolutamente originali nel panorama nazionale. Con la presenza costante di studiosi, teorici delle arti performative e filosofi, Crisalide intende portare l’attenzione su come le forme di espressione artistica riescano a pensare, con i modi e i mezzi propri, il loro fare, non tanto, quindi, dar corso ad una riflessione sull’arte, quanto prestare attenzione alla riflessione dell’arte. Tema dell’edizione 2023 è “Pluralità del sensibile”: partendo dal pensiero di Felix Guattari, una indagine sull’esigenza di creare un’ecosofia (ambientale, sociale e mentale), cioè un campo di rinnovamento di saperi impegnati in una reinvenzione del mondo-ambiente, inteso non solo come natura, ma piuttosto come piano di relazioni, affetti e desideri in grado di contrapporsi ai processi di omologazione che sempre più investono i campi dell’esistente. Più di 30 ospiti nazionali e internazionali, in 11 giorni di programmazione, spalmati in 3 mesi, indagano, approfondiscano e analizzano questo tema, esplicato in tanti eventi, tra cui 

I debutti di VIVARIUM, nuova creazione di Masque teatro, lacerante affresco del disorientamento che pervade colei che partendo dal nulla “osa” portare sulla scena del mondo una nuova forma di vita e di DOVE LEI NON E’ del coreografo Francesco Marilungo, spettacolo che nasce all’interno di Stuporosa, macro-progetto di ricerca coreografica sul pianto rituale, il pianto senz’anima’ della lamentatrice, portando il fuoco sulla dicotomia presenza-assenza relativa alla persona cara defunta; il nuovo lavoro di ricerca del coreografo trevisano Marco D’Agostin -Premio UBU 2018 come Miglior Performer Under35, attualmente Artista Associato del Piccolo Teatro di Milano-GLI ANNI, un racconto biografico generazionale affidato al talento della danzatrice Marta Ciappina- interprete unica per itinerario artistico e peculiarità tecniche nel panorama della danza italiana- che invita gli spettatori a giocare con la propria memoria. Il corpo di Marta e gli occhi di chi la guarda intraprendono un viaggio che fa la spola tra il presente e il passato di ognuno, in una trama di andate e ritorni che confonde le storie, le canzoni e i ricordi; PASOBOBLE della dancemaker Cristina Kristal Rizzo, tra i fondatori dello storico collettivo Kinkaleri, che torna a Crisalide con un progetto di forte intensità, una riflessione sull’atto del toccare post-lockdown. Una performance di lunga durata dove un corpo è nel tentativo di copiarsi e riprodurre se stesso, sdoppiato in un'immagine medesima. Altro felice ritorno è quello di Stefania Tansini, giovanissima coreografa e danzatrice, Premio UBU 2022 come miglior performer Under 35, in doppia veste come autrice de L’OMBELICO DEI LIMBI, un’azione per spazi non teatrali nella quale il corpo si immerge in un ambiente reale già esistente, e come interprete dell’ultima creazione della compagnia riminese Motus in OF THE NIGHTINGALE I ENVY THE FATE (Dell’usignolo invidio la sorte). Chiude la trentesima edizione di Crisalide la compagnia leccese Teatro Koreja con CUMPANAGGIU - il pane e il resto, spettacolo sensoriale che vuole rappresentare una filosofia di vita mettendo in scena i sui prodotti tipici, commestibili e non, a partire dal pane, personaggio centrale.

Le proposte di Masque Teatro si arricchiscono anche del progetto Residenze per Artisti nei Territori, promosso da MiC e Regione Emilia-Romagna, a sostegno di giovani compagnie che operano nella scena nazionale. Ospiti 2023 al Teatro Félix Guattari le compagnie Erosanteros, Kepler-452, Aristide Rontini, Opera Bianco. Tra gli altri progetti del 2023 anche la Stagione di teatro e danza contemporanei CORPO:PATHOS al teatro Félix Guattari e la decennale collaborazione con la Scuola di filosofia PRAXIS, i cui corsi estivi sono previsti nelle giornate del 20, 21 e 22 luglio e il cui tema della nuova edizione è «Che cosa significa pensare? Mente Macchina Natura». 
 
 
 

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