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Riapre completamente rinnovato il Museo Archeologico "Tobia Aldini" di Forlimpopoli

Il museo si presenta in una veste completamente rinnovata a conclusione di un impegnativo progetto di riqualificazione e riallestimento dell’intero percorso espositivo

Sabato pomeriggio riapre al pubblico il Maf, Museo Archeologico “Tobia Aldini” di Forlimpopoli. Il museo si presenta in una veste completamente rinnovata a conclusione di un impegnativo progetto di riqualificazione e riallestimento dell’intero percorso espositivo. Ospitato nelle suggestive sale al pianterreno della Rocca Ordelaffiana, il Museo custodisce preziose testimonianze della storia locale, con reperti di epoca pre-protostorica, romana, medievale e rinascimentale che documentano il popolamento e le trasformazioni del territorio in cui i Romani fondarono nel II secolo a.C. la città di Forum Popili, florido centro dedicato al commercio.

LA STORIA - Inaugurato nel 1961, il Museo Civico Archeologico di Forlimpopoli, dedicato a Tobia Aldini, constava di alcune sale che esponevano vari materiali, datati dall’epoca preistorica al rinascimento, acquisiti tramite ricerche e scavi archeologici effettuati in città e nel territorio limitrofo. Prezioso contenitore di storia, il museo era a sua volta contenuto nella pregevolissima Rocca Hordelaffa (o Albornoziana) che si erge imponente nel centro di Forlimpopoli.  La costruzione del primo fortilizio, voluta del cardinal legato Egidio Carrilla de Albornoz, risale agli anni 1361-1363, ma è solo nel 1379 (con Sinibaldo Ordelaffi che la trasforma in rocca vera e propria) e soprattutto tra il 1471 e il 1480, con Pino III Ordelaffi, che la struttura acquista la mole e l'aspetto attuale con una serie di interventi poi completati sotto le signorie di Gerolamo Riario e di Caterina Sforza. Da tempo simbolo e cuore della città di Forlimpopoli, queste due gemme sono state oggetto di una sofisticata opera di riqualificazione che ha visto il riallestimento del Museo Archeologico “Tobia Aldini” e la rifunzionalizzazione della Rocca Ordelaffiana di Forlimpopoli.

LA RIQUALIFICAZIONE - Il progetto museologico e museografico è nato dalla collaborazione fra il Comune di Forlimpopoli (Assessorati alla Cultura e ai Lavori Pubblici), la direzione del Museo Archeologico Civico, la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Provincie di Ravenna, Ferrara, Forlì-Cesena, Rimini, l’Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, la Provincia di Forlì-Cesena di concerto con l’architetto Eugenio Leoni di Forlì. L’intervento ha comportato un attento lavoro di riordino delle collezioni e la loro ricomposizione a fine di ristabilire la correttezza del percorso secondo un criterio cronologico. La riqualificazione di alcune sale, un nuovo impianto di illuminazione, nuove bacheche, nuovi e aggiornati apparati esplicativi (sia tradizionali che multimediali) permetteranno una migliore fruizione e comprensione delle collezioni archeologiche consentendo al Museo di svolgere la sua funzione primaria e ineludibile: quella di luogo deputato all’educazione e alla crescita culturale della sua comunità di riferimento.

Da qui la decisione dell’Amministrazione comunale di Forlimpopoli, pienamente condivisa dalla direzione del Museo, di mettere a bando l’affidamento dei servizi museali, intesi a 360°. Non solo servizi di apertura, chiusura e guardiania; ma anche progettazione e programmazione di attività nel corso di tutto l’anno; e, ancora, promozione del museo attraverso tutti i canali di comunicazione. Alla Fondazione RavennAntica, che ha vinto il bando della gestione museale, sono affidati i servizi di accoglienza, informazione, sorveglianza, biglietteria e bookshop, nonché la promozione delle attività di valorizzazione del patrimonio archeologico detenuto dal Museo anche mediante proposte didattiche ideate e organizzate per pubblici di tutte le età.

L'EVENTO - L'appuntamento, in programma alle 16 al teatro "Giuseppe Verdi" (Piazza A. Fratti, 7), alle presenza delle autorità. Interverranno all’inaugurazione Massimo Mezzetti, Assessore alla Cultura Regione Emilia-Romagna; Marco Edoardo Minoja, soprintendente per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna; Laura Carlini Fanfogna, dell'Istituto per i Beni artistici, culturali e naturalistici Regione Emilia-Romagna; Bruna Baravelli, Assessore alle Politiche per l’Istruzione e Culturali della Provincia di Forlì-Cesena; Lanfranco Gualtieri, presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna; Elsa Signorino, presidente Fondazione RavennAntica. Seguirà una visita guidata a cura del direttore del museo, Silvia Bartoli. Nel corso della visita l'architetto Leoni illustrerà le peculiarità del progetto di allestimento. Venerdì è previsto un open day con assaggi di laboratori didattici dalle 14 alle 17 (per le scuole dalle 9 alle 13).

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