Giornate nazionali delle case dei personaggi illustri: apre le porte ai visitatori Casa Artusi
Giuseppe Verdi, Giosuè Carducci, Guglielmo Marconi, Arturo Toscanini, Giovanni Pascoli, Luciano Pavarotti, Francesco Baracca, Pellegrino Artusi e tanti altri “illustri”: in quelle case ci sono nati e cresciuti. Le pareti, i mobili, i quadri, parlano di loro e ne tengono vivo il ricordo. Sono 17 in Emilia-Romagna le “Case degli illustri” che il 2 e il 3 aprile prossimi apriranno le loro porte per visite guidate, aderendo al progetto dell’Associazione Nazionale Case della Memoria, la due giorni che permetterà di visitare i luoghi che custodiscono la memoria e il lascito di personaggi illustri: sul territorio la protagonista è Casa Artusi.
Inoltre aderisce alle giornate nazionali di apertura, sempre a Forlimpopoli, ‘Casa Bertozzi’, che, aperta da poco dal figlio Rodolfo, può essere visitata in via Massi 58 da tutti coloro che vogliono saperne di più della vita, delle opere e della meritata fama del grande scultore forlimpopolese recentemente scomparso.
È per celebrare questi luoghi carichi di suggestione che l’Associazione Nazionale Case della Memoria, la rete museale di case museo di personaggi illustri a livello nazionale che riunisce 90 case museo in 13 regioni italiane, ha deciso di promuovere in tutta Italia le Giornate nazionali delle Case dei personaggi illustri, in programma per il prossimo 2 e 3 aprile.
“Si tratta di una grande opportunità per scoprire il valore di un patrimonio senza tempo, dalle grandi città ai magnifici borghi del nostro territorio, promuovendolo e, allo stesso tempo, preservandolo; custodi della ricchezza culturale che ci appartiene intimamente e si collega con un filo conduttore invisibile al nostro presente, raccontando di noi e della nostra storia”, spiega la presidente dell’Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna, Emma Petitti, che ricorda come si stia parlando di “un patrimonio diffuso che attraverso la comunicazione, l’accessibilità, la conservazione e il restauro, vogliamo continuare a valorizzare e tutelare, facendo della rete e della progettualità i mezzi per alimentare l’interesse delle persone a scoprirne la bellezza, la voglia di condividere un percorso che arricchisca il bagaglio culturale di ciascuno”. Dal canto suo l’assessore regionale Mauro Felicori sottolinea come “'Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna” preservino i segni del vivere e del lavorare di chi ha operato al loro interno, arricchendo la nostra possibilità di capirli a distanza di tempo e offrendoci legami con i paesaggi culturali in cui sono immersi: che si trovino nelle grandi città o nei piccoli paesi, questi luoghi ci regalano l’opportunità di un decentramento culturale che collega e valorizza, in un marchio di qualità comune, tutte le aree della nostra regione”. “Due giorni di porte aperte per riaccendere l’attenzione sulle tantissime case di personaggi illustri di cui è disseminato il nostro Paese - spiega Adriano Rigoli presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria-. Un modo per “unire le forze” e dire: noi ci siamo. Quello che da quasi vent’anni anima la nostra associazione è proprio la voglia di non lasciare indietro nessuno, ma anzi, fare il più possibile rete per arrivare a un fine comune: che si parli delle case dei “Grandi”, per alimentare la voglia di scoprirle e immergersi nella loro atmosfera”.
Casa Artusi aderisce e lo fa spalancando le proprie porte il 2 e il 3 aprile a tutti coloro che vorranno assaggiare un po’ di cultura artusiana visitando il complesso monumentale forlimpopolese. In programma ci sono visite guidate gratuite (sabato 2 aprile alle ore 10, domenica 3 aprile alle ore 11,30). Ma, soprattutto, per l’occasione è stata realizzata una mostra documentaria ‘Oltre la cucina’ curata da Antonio Tolo e Alberto Capatti, che rimarrà allestita dal 2 aprile al 30 maggio e tratta dall’epistolario del Fondo Pellegrino Artusi, Archivio storico del Comune di Forlimpopoli – depositato presso Casa Artusi. L’inaugurazione ufficiale è fissata alle ore 11,30 di domenica 3 aprile, alla presenza delle autorità e del curatore, ma si potrà già visitare nella mattinata di sabato 2 aprile.
Il carteggio di circa 2000 lettere indirizzate a Pellegrino Artusi si presta a essere un itinerario di straordinaria efficacia, sotto questo punto di vista, le lettere si rivelano preziosi documenti utili a comporre il ritratto del modus vivendi di una fetta significativa della società italiana a cavallo tra Otto e Novecento. Ma non ci sono solo le lettere indirizzate allo scrittore Artusi, al “personaggio pubblico”; tante altre sono per l’uomo Artusi: allo zio di numerosi nipoti che chiedono un consiglio e un sostegno anche economico; all’amico cui chiedere pareri e aiuti; al datore di lavoro per questioni riguardanti la conduzione della casa o delle tenute romagnole; insomma, sono in tanti a rivolgersi all’Artusi privato.
E se, dopo aver visitato la mostra, il visitatore volesse saperne di più, basta andare sul sito di Casa Artusi, all'indirizzo www.casartusi.it/it/carteggio. Qui, infatti, dal novembre scorso si può consultare liberamente l’intero epistolario artusiano. Ingresso gratuito e visita guidata gratuita alle ore 10 e 11.30. Telefono: 0543743138; 3498401818. Mail: info@casartusi.it
Per maggiori informazioni su Casa Bertozzi:
Centro D’arte e Documentazione, nella casa natale del grande artista Mario Bertozzi, 2 e 3 aprile dalle ore 9 alle ore 13 +39 335 6214622