Alla scoperta dei luoghi che raccontano la storia del Paese: tornano le Giornate Fai d'Autunno
Sabato 13 e domenica 14 ottobre torna l'appuntamento con le Giornate Fai d'Autunno , la grande festa dedicata ai beni culturali. Si tratta n'occasione unica per visitare luoghi solitamente chiusi al pubblico e guardare con occhi diversi il volto delle nostre città, sentendosi parte di un'Italia orgogliosa della bellezza del proprio patrimonio artistico e naturale, impegnata a proteggerlo e valorizzarlo. Per l’ingresso ai luoghi aperti durante le Giornate Fai d'Autunno non viene emesso un biglietto, ma i volontari Fai presenti nei banchi ben riconoscibili presso il bene aperto chiederanno un'offerta libera per la visita, in cambio della quale verrà consegnata una scheda descrittiva del luogo. Le Giornate FAI d'Autunno sono infatti un importante momento di raccolta fondi per la Fondazione, che si impegna da statuto a impiegarli per il conseguimento della sua missione di tutela del patrimonio d'arte e natura italiano. L'intero ricavato della manifestazione sarà devoluto al raggiungimento degli scopi definiti dallo Statuto del Fai.
Sabato e domenica (dalle 9.30 alle 12 e dalle 14.30 alle 17) gli apprendisti ciceroni della scuola Media Orceoli faranno da guida alla scoperta del Foro Boario. Il Forum Boarium fin dall’età romana era la piazza dedicata alla compravendita dei bovini e nel corso dei secoli la dicitura si è tramandata tanto che come Foro Boario sono stati designati in Italia i grandi mercati delle carni, non solo bovine, ma di tutti i tipi. Quello di Forlì nacque nel 1927, nella zona di via Ravegnana, fuori dal centro. Nel 1932 fu ampliato dall’ingegnere forlivese Arnaldo Fuzzi, che eresse un edificio diviso in tre corpi di fabbrica uniti da grande arcate che permettessero il transito del bestiame. Dal 1950 il Foro divenne uno dei cinque mercati più importanti d’Italia: si commerciavano fino a 2500 capi di bestiame e vi si definiva il listino prezzi del mercato nazionale dei bovini. Le contrattazioni iniziavano alle prime luci dell’alba e il mercato veniva affollato dagli addetti ai lavori e dalle massaie: nei piani interrati della struttura si trovavano gli uffici dei vigili addetti all’ordine del mercato, quello personale del veterinario capo e dietro di esso. Nella sola mattinata di sabato, verranno effettuate dimostrazioni di smielatura e spannocchiatura a cura dell’associazione Mu.Mar. Il contributo suggerito è di 3 euro.
Domenica, dalle 9:30 alle 12:30 e dalle 14 alle 17, gli studenti del Liceo Morgagni faranno da guida alla scoperta dell'ex Casa del Fascio a Predappio. Anche in questo caso il contributo richiesto è di 3 euro. Costruita dall' Ing Fuzzi dal 1934 al 1937 secondo i dettami dell'architettura razionalista dell'epoca, l’Ex Casa del fascio a Predappio si presenta come un lungo volume parallelepipedo che, disponendosi lungo le due principali vie della città, si piega nella parte centrale assecondando il flusso viario dell'incrocio. L'alternanza del locale mattone e del romano travertino risolve l'impaginato compositivo dei prospetti, nel corpo di fabbrica come nella torre. Simbolo di potenza, corrispondente ad un’architettura “virile e modernissima”, la torre doveva essere alta e posta ben in vista, per non essere confusa con una semplice torretta da villino o apparire elemento estraneo alla composizione d’insieme. L’Ex Casa del Fascio era per la sua importanza politica ed etica, il nucleo della città nuova. L’edificio fu inaugurato il 21 aprile del 1937, giorno natale di Roma, con un grande ballo notturno alla presenza di Rachele Mussolini, Achille Starace e Galeazzo Ciano. Durante le Giornate FAI d’Autunno all’accesso di ogni bene sarà richiesto un contributo facoltativo, preferibilmente da 2 a 5 euro, a sostegno dell’attività della Fondazione. Per gli iscritti FAI e per chi si iscriverà per la prima volta durante l’evento – a questi ultimi sarà destinata la quota agevolata di 29 euro anziché 39 – saranno dedicate visite esclusive, accessi prioritari ed eventi speciali.