Golosi del proprio bene: al Diego Fabbri il percorso teatrale con i pazienti obesi
È nato da un gruppo di pazienti in ospedale e finira' sui palchi sabato 20 maggio, alla ore 21 al Teatro Diego Fabbri il primo progetto italiano di percorso e spettacolo teatrale sul tema dell’obesità.
L’Associazione “Sartoria Teatrale” ha promosso un originale e innovativo progetto di percorso e spettacolo teatrale sul tema dell’obesità in stretta collaborazione con il Comune di Forlì , con il patrocinio di Casa Artusi , del Comune di Forlimpopoli, dell’Ausl Romagna e del Gruppo Cultura Ausl Romagna , dell’Ordine degli Psicologi dell’Emilia Romagna e il contributo del gruppo Consorti Rotary Club di Forlì. Il progetto si avvale della preziosa collaborazione di medici e professionisti che operano presso l’Ospedale di Forlì. Si tratta di un lavoro teatrale che affronta il tema dell’obesità assieme ai pazienti, con in scena obesi attualmente in cura ed ex obesi che hanno superato la condizione di malattia attraverso interventi all’interno dei reparti dell’Ospedale Morgagni-Pierantoni di Forlì. Riteniamo che il linguaggio teatrale possa aiutare i pazienti ad affrontare positivamente il percorso di guarigione e nel contempo offrire l’occasione ad un pubblico più ampio per superare i pregiudizi, gli stereotipi nei confronti di ammalati che non vengono considerati vittime di una malattia. Per infrangere lo stigma sociale di cui chi è affetto da obesità dolorosamente soffre . Un’occasione per far riflettere sul rapporto con il cibo, sulla corretta alimentazione, sulla necessaria prevenzione. Anche, perché no, sul bisogno di equilibrio e di bellezza di cui le nostre vite hanno bisogno. Per volersi bene e quindi , stare bene in salute, con sé stessi e con gli altri.
Un grande frigorifero in scena entro il quale di volta in volta sono imprigionati obesi . Cordoni ombelicali li collegano al contenitore , a rappresentare un legame ancestrale e ossessivo. Ognuno degli attori è portatore di una storia vera. L’intreccio dei racconti , alternando ironia e dramma, mette in scena i vari aspetti delle difficoltà nel vivere quotidiano: motorie, psicologiche, relazionali. Ma anche le possibilità del liberarsi, alla ricerca dell’equilibrio , dell’accettazione di sé e del mondo. Per uscire dal cono d’ombra e ritrovare la luce.