Havah in concerto al Diagonal Loft Club
“Quando avevo 12 anni rubai delle pistole a dei soldati tedeschi, e mentre scappavo in un campo di cavoli i nazisti mi sparavano alle spalle. I proiettili sfrecciavano e colpendo i cavoli intorno a me li facevano saltare in aria. Ma non mi colpirono”. Con queste parole il partigiano Nullo Mazzesi ha trafitto al cuore Michele Camorani, ispirando i testi che accompagnano "Contravveleno", terzo disco del suo progetto post-punk d'autore Havah: un album in "bianco e nero" di immagini, racconti, suggestioni e flashback di uomini, donne e giovanissimi eroi romagnoli che si trovarono a combattere contro i nazisti tra le campagne di Ravenna e Forlì.
Michele Camorani è uno dei personaggi chiave della scena musicale di Forlì, prima come componente storico di due delle band underground di queste parti più famose fuori dai confini nazionali, i Raein e i La Quiete, poi come titolare di questo progetto post-punk che rievoca la dark-wave di Diaframma e Bauhaus.
Registrato da Franco Naddei nel corso di due anni, "Contravveleno", è uscito su Maple Death Records (la label bolognese di Jonathan Clancy) e, nonostante i testi in italiano, ha ottenuto ottimi riscontri anche all'estero, con la prestigiosa segnalazione di "Album della settimana" sul magazine americano Stereogum.
Verrà presentato in formazione a quattro da Michele Camorani (voce, chitarra), affiancato alla chitarra da Andrea Vasumini (attivo in diverse band underground della zona), Francesco Albarelli dei Riviera alla batteria e Giacomo Rento degli STORM{O} al basso.