Il pop made in Italy di Andrea Poggio
Mercoledì 12 settembre, alle 22.00, Andrea Poggio arriva in concerto al Diagonal Loft Club di Forlì. Ingresso gratuito.
In altre annate si sarebbe definito art-pop. Oggi qualcuno potrebbe assimilare il cantautorato di Andrea Poggio al cosiddetto itpop che oltre a regnare incontrastato nel mondo indipendente da qualche anno sta scalando le classifiche italiane. In comune con questo mondo, il trentaseienne di Alessandria adottato da Milano ha la capacità innata di scrivere delle canzoni gradevoli e orecchiabili e, da un disco a questa parte, la lingua.
Dopo tre dischi nei Green Like July e il loro folk-rock che guardava senza paura oltreoceano, l'avvocato e compositore Andrea Poggio ha scelto di rendere in italiano la sua poetica che richiama l'immaginario onirico e concettuale di Battiato, sul filo rosso della musica d'autore che da Paolo Conte arriva fino ai Baustelle. Musicalmente continua a guardare all'estero. Tra i credits di "Controluce", uscito a novembre 2017 per La Tempesta spiccano i nomi di Enrico Gabrielli (Calibro 35, PJ Harvey), Eli Crews (produttore americano già al fianco di Yoko Ono, Why?, Deerhoof), Uoko Morimyo (Trio Edison) e di Adele Nigro, titolare di Any Other e polistrumentista nella band di Colapesce. Il master è stato invece affidato a uno dei guru del mestiere: Greg Calbi, già al lavoro con John Lennon, Bob Dylan e David Bowie, per fare tre nomi.
Da Talking Heads a Kate Bush, Andrea Poggio ha regalato un disco elegante e raffinato, pieno di riferimenti internazionali che riaggiornano con successo la tradizione d'autore italiana.