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Inaugura l'ex chiesa San Giacomo: "Open day nel segno della musica" il 30 e 31 maggio

Il primo cittadino presenta "lo straordinario luogo di arte e cultura restituito alla città, dopo oltre due secoli, in tutta la sua bellezza e monumentalità"

Musica e visite guidate, il 30 e 31 maggio, riempiranno la due giorni di inaugurazione del nuovo spazio per eventi ricavato dal restauro della ex chiesa di San Giacomo.  Alla riapertura interverranno il sindaco di Forlì Davide Drei e il presidente della Regione Stefano Bonaccini. Il primo cittadino presenta  “lo straordinario luogo di arte e cultura restituito alla città, dopo oltre due secoli, in tutta la sua bellezza e monumentalità”. Nel fitto programma di eventi, oltre al pianoforte di Francesco Prode e al sax Evan Parker, sono previste anche le esibizioni  del Quartetto Fauves Archi, di  Claudio Marcotulli alla chitarra, dell'Ensemble Maderna e di  Davide Franceschetti al piano.

QUI IL PROGRAMMA COMPLETO

“Un’opera che racchiude stratificazioni storiche e di vita religiosa, segni del tempo, disuso, abbandono ed oblio e che rinasce per ampliare l’offerta culturale dei Musei San Domenico – continua Drei -. Un gioiello che s’incastona nel magnifico complesso museale, avviandosi a diventare il luogo nel quale far risuonare la vocazione artistica dell’intera comunità culturale e civile, a Forlì e in tutta la Romagna. La radici storiche e culturali della città vengono riconnesse al suo presente, esprimendo appieno lo spirito che ha sostenuto ed animato l’intervento di restauro e di riqualificazione dell’intero complesso, con l’intento di riportare questa straordinaria testimonianza architettonica ad una funzione vivificante per la città attuale”.

“Desideriamo accogliere la ritrovata chiesa di San Giacomo con un Open Day nel segno della musica, linguaggio universale che appartiene alla comunità, richiamo al “sentire comune” che la attraversa, la rinsalda e ne esalta la storia – annuncia il sindaco -. La proposta musicale interseca il repertorio contemporaneo e quello storico, evocando in particolare la figura di Giovanni Battista Cirri, compositore forlivese attivo nella seconda metà del Settecento, che ben rappresenta il legame con la tradizione storica, con le radici culturali del suo territorio e, insieme, anticipa la moderna figura del musicista per la capacità di leggere il suo tempo nel potenziale di esperienze e relazioni degli itinerari percorsi, in Italia e in Europa. Nel segno della tradizione e, insieme, della contemporaneità, intendiamo quindi sottolineare la vocazione  culturale di Forlì, in cui i Musei San Domenico, da oggi con il valore aggiunto della chiesa di San Giacomo, si confermano come centro propulsore e motore in continuo movimento di arte, cultura e bellezza”.

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