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Venerdì, 19 Aprile 2024
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"Genesi", venerdì l'inaugurazione della mostra: Sebastião Salgado non sarà alla "prima"

L'esposizione è promossa dalla Fondazione Cassa dei Risparni di Forlì e Civitas, in collaborazione con l'amministrazione comunale ed a cura di Civita Mostre

Non ci sarà Sebastião Salgado alla "prima" della mostra "Genesi" a lui dedicata nella Chiesa di San Giacomo nei Musei San Domenico di Forlì, che aprirà al pubblico venerdì alle 15. L'esposizione è promossa dalla Fondazione Cassa dei Risparni di Forlì e Civitas, in collaborazione con l'amministrazione comunale ed a cura di Civita Mostre. Gli organizzatori confidano di averlo come ospite prima della chiusura, fissata per il 29 gennaio.

SALGADO - "Personalmente vedo questo progetto come un percorso potenziale verso la riscoperta del ruolo dell’uomo in natura - illustra Salgado -. L’ho chiamato Genesi perché, per quanto possibile, desidero ritornare alle origini del pianeta: all’aria, all’acqua e al fuoco da cui è scaturita la vita; alle specie animali che hanno resistito all’addomesticamento e sono ancora “selvagge”; alle remote tribù dagli stili di vita “primitivi” e ancora incontaminati; agli esempi esistenti di forme primigenie di insediamenti e organizzazione umane".

"Questo viaggio costituisce un tentativo di antropologia planetaria. Inoltre, ha anche lo scopo di agire da monito affinché si cerchi di preservare e se possibile ampliare questo mondo incontaminato, per far sì che sviluppo non sia sinonimo di distruzione - prosegue il fotografo documentarista -. Finora avevo fotografato un solo animale, l’uomo, poi ho preso la decisione di intraprendere questo progetto e di andare a vedere il Pianeta spinto da un’enorme curiosità di vedere il mondo, conoscerlo".

"Genesi non è solo una ricerca estetica - dichiara Salgado - ma anche etica e spirituale in un certo senso, un modo per dire soprattutto alle nuove generazioni che il Pianeta è ancora vivo e va preservato. Abbiamo fatto una ricerca e abbiamo fatto una scoperta molto interessante: circa il 46% del mondo è ancora come il giorno della genesi, insieme possiamo continuare a fare in modo che questa bellezza non scompaia".

LA CURATRICE - Nelle parole della curatrice, Lélia Wanick Salgado, “Genesi è la ricerca del mondo delle origini, come ha preso forma, si è evoluto, è esistito per millenni prima che la vita moderna accelerasse i propri ritmi e iniziasse ad allontanarci dall’essenza della nostra natura. È un viaggio attraverso paesaggi terrestri e marini, alla scoperta di popolazioni e animali scampati all’abbraccio del mondo contemporaneo".

"La prova che il nostro pianeta include tuttora vaste regioni remote, dove la natura regna nel silenzio della sua magnificenza immacolata; autentiche meraviglie nei Poli, nelle foreste pluviali tropicali, nella vastità delle savane e dei deserti roventi, tra montagne coperte dai ghiacciai e nelle isole solitarie - continua la curatrice -. Regioni troppo fredde o aride per tutto tranne che per le forme di vita più resistenti, aree che ospitano specie animali e antiche tribù la cui sopravvivenza si fonda proprio sull’isolamento. Fotografie, quelle di Genesi, che aspirano a rivelare tale incanto; un tributo visivo a un pianeta fragile che tutti abbiamo il dovere di proteggere”.

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