Jazz a Forlì, anteprima con la mostra "Due occhi per un viso"
Sabato 21 ottobre al Regnoli 41 (Via Regnoli, 52) alle ore 17 ci sarà un’avvolgente anteprima della quinta edizione di "Jazz a Forlì- musica per libere menti": la mostra “due occhi per un viso” metterà a confronto le immagini scattate qualche decennio fa da Mirko Boscolo, storico fotografo del jazz, con i click contemporanei di Roberto Cifarelli: i due, appassionati di entrambe le arti, hanno creato un crocevia di sguardi fra gli stessi grandi interpreti di questa musica… a distanza di tempo. La cura è di Giordano Minora, l’incedere groove sarà quello di Marco Frattini, che in “S0l0” coi suoi tamburi carichi di mondo creerà un dialogo fra occhi e volti, bacchette e pelli. Ingresso libero.
Boscolo è una pietra miliare della fotografia jazz italiana e non solo, apprezzato per la capacità e la personalità nel saper fissare nell’attimo dello scatto lo sguardo, il gesto dei grandi interpreti della musica afroamericana, spesso colti nei momenti prima e dopo i concerti, in cui sono, citandolo, più “se stessi”. Diplomato in fotografia nel 1978, negli anni ’80 e ‘90 Boscolo ha pubblicato le sue immagini su tantissime riviste e giornali ed in particolare su Musica Jazz, grazie alla stima ed alla lunga collaborazione con Arrigo Polillo, fondatore del magazine e suo storico direttore. Un percorso ed un’indagine artistica che in quegli anni ha svolto secondo un preciso intento estetico e compositivo dell’immagine, “Sounding pictures”, dal titolo della collana della Red Records, che ha dedicato il primo volume all’opera di Boscolo (2023).
Cifarelli è da anni una presenza costante nei concerti jazz in Italia. Caratterizzato da una passione profonda per la musica come per la fotografia, sempre teso a cogliere il gesto e l’emozione della tensione creativa, Cifarelli ha in sé ancora l’animo curioso di colui che ha iniziato prima a dilettarsi dell’arte fotografica per diventarne poi un professionista, con quell’attenzione e quel rispetto per i musicisti che è cifra di tutte le sue immagini, pubblicate nelle riviste specializzate o sulle copertine di album, ed esposte in mostre e rassegne fotografiche, fra cui quelle in cartellone nelle precedenti edizioni di “JaF”. È autore della copertina di Musica Jazz del settembre scorso, rivista in cui le sue foto sono ospitate ormai in ogni numero. “Emozioni, scritti, immagini del jazz italiano” (2003) è il libro che ha documentato la prima stagione della sua arte.
Frattini, batterista e compositore, possiede uno stile ricco e articolato, col gusto della poliritmia, ama la ricerca e si muove in diversi ambiti musicali. Ha collaborato, suonando in festival in tutto il mondo, con George Garzone, Trilok Gurtu, Javier Girotto, Darryl Hall, Flavio Boltro, Gianluca Petrella, Roy Paci, Simone Zanchini, e tanti tanti altri. È parte attiva in diversi progetti, come C’mon Tigre (“Scenario”, 2022), Lucifour M (“Words”, 2021), Mack (“Mack”, 2019), MightyQ (“Cabinet of Foreign Curiosities”, 2017, con Pasquale Mirra). Recenti sono le collaborazioni con gli Extraliscio e con Rosa Brunello (“Sounds like freedom”, 2022). “Empty Music” (2022) è il suo ultimo album da leader, dedicato alle songs di Chilly Gonzales.
Breve anteprima dei prossimi eventi
Il primo concerto di “JaF” si terrà venerdì 3 novembre al Naima Club. Alle 21.15 il palco sarà caratterizzato dall’energia e dalla poliedrica esperienza di John Scofield, che si interfaccerà con l’incedere del contrabbasso di Vicente Archer e il batterismo di Bill Stewart, musicisti che hanno percorso le strade e gli stili del linguaggio jazz. La cifra artistica di Scofield si impernia su una profonda matrice blues, con un fraseggio di ampio respiro, dinamico, in cui si fondono l’improvvisazione jazzistica, il groove, la fantasia nei riff e il gusto per la fusion. Sulla scena musicale internazionale ha condiviso i palcoscenici con tutti i più grandi della scena jazz, basta citare Gerry Mulligan, Billy Cobham, Steve Swallow (a tutt’oggi), Miles Davis (1982), Pat Metheny, Bill Frisell, Jim Hall. Nel 1989 con Joe Lovano e Bill Stewart registrò tre dei suoi migliori album. Con “Country for Old Men” (2016) ha ottenuto due Grammy. Scofield in questo breve tour italiano toccherà solo altre due città oltre a Forlì, Roma e Milano.
A seguire sabato 4 novembre all’Istituto Musicale Masini, in una joint venture con Area Sismica per il progetto “Note a Scuola”, alle ore 11.00 Edoardo Marraffa, sassofonista di ispirazione free, guiderà un’esperienza formativa sulla pratica improvvisativa senza l’uso degli spartiti con gli studenti del Canova e del Masini. L’evento è aperto al pubblico. A stretto giro domenica 5 novembre alla Fabbrica delle Candele Ares Tavolazzi, la cui creatività, dagli anni ’70 con gli Area ad oggi, ha attraversato decenni di musica italiana, jazz e pop, dedicherà una masterclass al contrabbasso ed alla sua centralità nel jazz. L’accesso è gratuito.
Orari: 9.30 - 12.30/ 14.30 - 17.30. Per iscriversi: alberto.antolini.55@gmail.com. Due incontri-lezioni, aperti anche al pubblico come uditore, che si legano al successivo contest “Largo ai giovani”, il 6 e 7 novembre alla Fabbrica delle Candele. Sostenuti dal motto di Max Roach, “We insist”, come Associazione dai de jazz, nonostante le ferite che quest’anno hanno segnato le nostre terre, continuiamo in questo modo a raccontare il mondo del jazz, un luogo sfaccettato, poliritmico e armolodico, in evoluzione continua nel suo farsi contemporaneità. Il tutto grazie ai patrocini e contributi del Comune di Forlì, della Regione Emilia-Romagna, del Ministero della Cultura ed alla collaborazione col Bologna Jazz Festival.