"L'accento di libertà", Forlì dibatte con il festival intitolato a Caterina Sforza
"L'accento di libertà" è il titolo del Festival culturale che parte per la prima edizione a Forlì, nel nome di Caterina Sforza, donna combattente per la libertà delle sue terre. Il 17,18,19 settembre all' Arena san Domenico va in scena l'anteprima del Festival che la città di Forlì inaugura, proponendosi come città con l'accento, ovvero luogo che può porre l'accento sul tema più difficile e urgente: la libertà.
"La sua storia, antica e recente, candidano Forlì a essere luogo ideale dove attraverso diversi linguaggi si pone a tema il valore della libertà. Una storia ricca e complessa può aiutare tutti a vedere oltre ideologie e faziosità per cercare che sia sempre vivo nella società e nella cultura il bene primario della libertà. Artisti e intellettuali di fama nazionale e realtà cittadine collaboreranno alla Anteprima del Festival - con tre eventi in presenza e nella forma attualmente consentita dalle norme vigenti invitando tutti coloro che desiderano tenere acceso questo valore fondamentale. Un festival della città con l'accento per gente con l'accento, mai tiepida nella promozione di questo valore", illustrano il progetto gli organizzatori. Direttore artistico della rassegna è il poeta forlivese Davide Rondoni.
Programma
17 settembre ore 20,30
Caterina, una di noi?
Una lettura-spettacolo con Eleonora Mazzoni e Iaia Forte
Una scrittrice forlivese di successo e una grande attrice del teatro e del cinema nazionale si confrontano con la figura della Tigre di Forlì, in una lettura-spettacolo da un testo di Davide Rondoni che lega la figura della Signora amante del potere, della bellezza, delle cure con le erbe ecc. alle questioni della donna di oggi, e dunque della società di oggi.
18 settembre ore 20,30
Forlì ovvero il dramma della libertà e del potere
Una serata inchiesta guidata da Michele Brambilla Direttore di QN (Il Giorno, La Nazione, Il Resto del Carlino). Partecipano: Marco Bilancioni, Caporedattore del Resto del Carlino di Forlì e Marco Altamura, giornalista d’inchiesta, autore de “Giovanni Senzani. Il professore dei misteri” (ChiareLettere)
Città del Duce Mussolini, passato alla storia come dittatore e città natale del più riconosciuto capo ideologo del terrorismo “rosso” delle BR, Giovanni Senzani. Città di estremi e di negazione della libertà ma anche di lotta per la libertà. Teatro di “amicizie trasversali” come quella tra Nenni e lo stesso Mussolini e di vittime della repressione come Corbari e la sua compagna Iris, appesi in Piazza Saffi quasi a lugubre anticipo di altri due amanti appesi a Milano. Città teatro dell’ultimo attentato omicida delle BR che fecero inginocchiare e “giustiziare” il mite senatore Roberto Ruffilli. E anche città di eroi semplici per la libertà, come don Pippo e tanti altri. Una serata per ricordare, guardarsi in faccia e sapere che la libertà è un bene prezioso e che l’oppressione ha molte facce.
19 settembre ore 20,30
L’accento della libertà - Protagonisti
Serata conclusiva del Festival e della stagione estiva Arena San Domenico aperta a tutte le Associazioni che hanno contribuito alla stagione estiva 2020
Proiezione del Video dell’Estate 2020
Intervento dell'Assessore alla Cultura e Università Valerio Melandri “L’accento sulla libertà - idee e progetti per la cultura a Forlì”
Durante le serate esibizioni musicali a cura dell’Orchestra ForlìSuona delle Scuole di musica di Forlì e dell’Istituto Musicale Angelo Masini
L’ingresso alle serate è gratuito ma contingentato in osservanza dei regolamenti vigenti. È necessaria la prenotazione all’indirizzo caterinasforzafo@gmail.com