Le celebrazioni di Dante passano dal "dolce canto" dell'abbazia
Da sabato anche il Comune di Portico e San Benedetto partecipa alle celebrazioni per il settimo centenario della morte di Dante. E in effetti non potrebbe essere altrimenti, perché la vita del Sommo Poeta è legata a queste terre. Si narra che proprio a Palazzo Portinari di Portico di Romagna sia sbocciato l'amore di Dante Alighieri per Beatrice, l'edificio pare infatti che sia appartenuto a Folco Portinari, padre di Beatrice.
La storia non si ferma qui. Durante il suo viaggio d'esilio dalla Toscana alla Romagna Dante Alighieri sostò presso l'eremo dei Romiti ed in seguito presso l'abbazia di San Benedetto in Alpe. Una tappa non priva di stimoli per il poeta che infatti citò la cascata dell'Acquacheta nella Divina Commedia (Inf. XVI, 100-101).
Proprio per questo sabato 26 settembre alle 16 nell’abbazia di San Benedetto in Alpe si aprono le celebrazioni con l'evento "Dante e la musica. Sì che m’inebriava il dolce canto". Dopo i saluti del sindaco Maurizio Monti e l’introduzione di Patrizia Ravagli dell’Accademia degli Incamminati, seguono le relazioni di Michele Borsatti e di don Marino Tozzi, parroco e musicista di Terra del Sole.