'Totem Tattoo' festeggia 25 anni, Gabrio: “Sono tatuaggi, non desideri passeggeri”
Apriva negli anni 90' in via Corridoni il 'Totem Tattoo', studio e luogo di creazione del 54enne Gabrio Tassinari, storicamente il primo tatuatore di Forlì, che, formatosi negli anni dei pionieri italiani, trasmette quest'arte accontentando le richieste dei clienti. Ha viaggiato in tutto il mondo, vivendo per lunghi periodi a contatto con la natura e i gruppi etnici di Africa, Asia, Australia e centro-sud America e in questi lunghi viaggi ha stretto amicizia con i tatuatori che hanno fatto la storia di quest’arte senza tempo, apprendendo con umiltà i loro segreti e le loro tecniche ataviche: molti di questi artisti sono venuti in Italia a ricambiare la sua visita, fermandosi ad eseguire le loro opere nello studio di Gabrio.
In breve tempo, anche se con diverse difficoltà, la sua attività è cresciuta divenendo un punto di ritrovo per gli appassionati del genere e si prepara a festeggiare i 25 anni di attività. “Tattoo in Rock”, è questo il nome dell'evento a scopo benefico che Gabrio ha organizzato domenica in occasione dell'importante traguardo. L’incasso della serata infatti sarà interamente devoluto a favore dello Ior (Istituto oncologico romagnolo) e dell’ente 'Emergenza randagi onlus' di Forlì.
E' prevista una serata “no stop” dalle 15 a mezzanotte, nei locali della Taverna Verde di via Somalia e nel piazzale antistante il bar. Ad attendere tutti gli interessati ci sarà uno spettacolo di musica live, con l'esibizione di diversi artisti che si divideranno il palcoscenico. Ad aprire la serata sarà il gruppo 'Moreno & L'arancia meccanica', seguirà una tribute band di Vasco Rossi e l'esibizione di un gruppo rap, che sarà accompagnato da ballerini di break dance. Tra un' esibizione e l'altra gli ospiti potranno ammirare le cromature e le carrozzerie, modificate da esperti del settore, delle tante moto che sfileranno fuori dal locale per un raduno di Harley Davidson, che raccoglie esemplari di gran pregio. Ma la serata non finisce qui, ad arricchire il programma ci sarà anche l'intervento di uno psicologo con un dibattito sul tema: “Perché il tatuaggio esiste dalla preistoria?”, per informare e sensibilizzare il pubblico riguardo ad un argomento delicato come quello del tatuaggio, su cui ancora oggi aleggiano le polemiche e i pregiudizi di molti, esperti e non. Infine si potrà assistere ad una dimostrazione e all'esecuzione di alcuni tatuaggi “Totem Tattoo Style” per mostrare anche a chi non le conosce le fasi di preparazione e lavorazione di un tatuaggio e il lavoro di chi c'è dietro per il pieno rispetto delle regole.
“Non è stato facile - racconta Gabrio - si trattava di un'attività pressoché sconosciuta e pertanto non esisteva una normativa per questo settore. Per me l’importante non era il tipo di inquadramento che avrebbe ottenuto il mio studio, ma bensì far capire alla gente che l’igiene, la pulizia, il controllo sanitario sono alla base del mio lavoro, che consiste nel dipingere un corpo umano in maniera indelebile, una grande responsabilità, che il tatuatore deve assumersi pienamente. Purtroppo questo scrupolo non e’ così comune come dovrebbe essere e ci sono in giro tanti tatuatori che sviliscono l’arte del tatuaggio a puro commercio. O peggio i tatuatori improvvisati, quelli che operano all’interno di negozi inadeguati (se non a casa propria) privi di materiali sterili, adeguati supporti tecnici e controlli. Il tatuaggio non è una moda, quindi con i miei clienti, che poi diventano sempre degli amici, prima di tutto cerco di entrare in sintonia, per dipingere il loro corpo devo capire il loro animo, cosa stanno cercando dentro di sè. Tante volte mi sono rifiutato di fare un tatuaggio, quando ho capito che si trattava di un desiderio passeggero”.
Alessio Castaldo