"Maria di Magdala tra storia e leggenda": monsignor Erio Castellucci riscostruisce il caso storico a San Mercuriale
Sabato 9 aprile, alle ore 16.30, presso la Basilica di San Mercuriale, piazza Saffi , Forlì, per il ciclo di incontri "Maria Maddalena, chi era? Teologia, Arte, Letteratura, Cinema, Teatro", promossa dall'Associazione Culturale "San Mercuriale", Mons. Erio Castellucci, arcivescovo di Modena Nonantola, Vescovo di Carpi, vice presidente della CEI, terrà una conferenza dal titolo "Maria di Magdala tra storia e leggenda".
La conversazione di Castellucci rappresenta il nucleo centrale del progetto su “Maria Maddalena: chi era?” che vuole partire da un'analisi seria dei dati in nostro possesso per ridisegnare il vero volto di questa santa. Maria di Magdala “dalla quale erano usciti sette peccati” compare nel Vangelo di Luca (cap.8) subito dopo l'anonima “peccatrice nota in quella città” che, nella casa di Simone il fariseo, aveva cosparso di olio profumato i piedi di Gesù, li aveva bagnati con le sue lacrime e asciugati con i suoi capelli. Nel Vangelo di Giovanni (cap 12) Maria (di Betania), sorella di Marta e di Lazzaro compie lo stesso gesto. Maria di Magdala; la “peccatrice”; Maria di Betania: sono la stessa persona? I Vangeli canonici ci dicono ancora che Maria Maddalena è la discepola coraggiosa, testimone della morte di Gesù, ma è, soprattutto, colei che per prima vede il risorto e viene da lui mandata agli apostoli per annunciare l'evento pasquale. Eppure, nei secoli successivi, un lungo processo di sovrapposizioni ed equivoci ha portato ad identificare la Maddalena con la prostituta redenta e questo è divenuto un luogo comune, scambiato per storiografico, che ha sovrastato il suo ruolo di “Apostola degli Apostoli” (San Tommaso) Quindi: un “caso” storico da ricostruire, cercando le ragioni della deformazione del volto di questa santa così cara alla devozione popolare (ma anche ai pittori di tutti i tempi).
Ingresso libero. Per informazioni info@sanmercuriale.it; www.sanmercuriale.it.