A Montepaolo arte e natura come strumenti per la ricerca della spiritualità
Domenica sarà l'ultimo giorno durante il quale si potrà visitare la mostra fotografica "Montepaolo...ieri e oggi" di Pietro Solmona e Paolo Pretolani, allestita all'Eremo e Santuario di Montepaolo (orari dalle 9.30 alle 17.30). Alla visita all'esposizione si possono abbinare diversi altri momenti, non solo di carattere religioso; settembre è il mese antoniano e prevede diverse celebrazioni della Santa Messa, ma anche di carattere ambientale e culturale. Potrebbe essere l'occasione per passeggiare fra il verde del "Bosco di Sant'Antonio", che ormai ha cento anni di vita.
All'inizio del secolo scorso gli alberi nella zona di Montepaolo erano pochissimi: alcune grandi querce e qualche arboscello di ginepro e di carpino. Col passare del tempo comparvero, grazie all'impegno dei frati francescani e in particolare di Padre Teofilo Mengoni, centinaia di cipressi, cedri, abeti, aceri, frassini, castagni e pioppi. Nella parte coltivata furono messi a dimora alberi da frutto. Ancora oggi tutta l'area attorno all'Eremo e al Santuario di Montepaolo è un immenso bosco attraversato dal Sentiero della Speranza, un itinerario spirituale caratterizzato dalla rappresentazione pittorica della vita di Sant'Antonio, opera di Lorenzo Ceregato, che conduce dalla chiesa alla grotta del Santo, ricomposta col materiale originale.
Nel 2001 su un altro viale, quello che conduce alla cappella del Crocefisso (quando fu realizzata nel 1932 fu dedicata ai defunti Arnaldo e Sandro Mussolini, rispettivamente fratello e nipote del Duce), sono stati collocati su iniziativa di Padre Ernesto Caroli, 18 pannelli "a mosaico" sul tema "Montepaolo nella storia", realizzati dalla Cooperativa mosaicisti di Ravenna, ricavati da altrettante opere di artisti emiliani e romagnoli. "Su richiesta di Padre Ernesto, ricorda il sindaco Gabriele Zelli che all'epoca della realizzazione delle opere era Presidente del Consiglio Comunale di Forlì, gli preparai un nutrito elenco di artisti forlivesi dal quale, con la collaborazione del critico d'arte Flavia Bugani, scelse Miria Malandri, Manuela Camprini, Roberto Casadio e Angelo Ranzi". A Montepaolo la natura e l'arte divengono strumenti perchè sia più intima e intensa la ricerca della spiritualità.