Forlì e l’Art Decò, "Vi stupiremo nuovamente". Già 30mila prenotazioni

Di bene in meglio. Le trentamila prenotazioni “sulla carta” e la certezza che “sarà la più completa rassegna sull’Art Decò mai organizzata in Italia”, danno l’idea del clima d’euforia che si respirava questa mattina al San Domenico, alla vernice della mostra “Art Decò. Gli anni ruggenti in Italia”, in onda dall’11 febbraio al 18 giugno in piazza Guido da Montefeltro a Forlì. Derivato dalla dicitura Exposition Internationale des Arts Décoratifs et Industriels Modernes (Esposizione internazionale di arti decorative e industriali moderne), tenutasi a Parigi nel 1925, Art Déco è stato un fenomeno del gusto che interessò il periodo fra il 1925 e il 1940, coinvolgendo le arti decorative e visive, ma anche l’architettura e la moda.

440 PEZZI - Gianfranco Brunelli, coordinatore della rassegna, elencati i tanti sponsor privati che sostengono il progetto, anticipa che Art Decò esibirà ben 440 pezzi in grado di perimetrare e definire il fenomeno in tutte le sue esplicitazioni artistiche. Antonio Paolucci, presidente del comitato scientifico, anticipa la “ratio” del progetto forlivese: “Ogni anno dal 2005, grazie alla santa alleanza fra Comune e Fondazione Cassa dei Risparmi, ci ritroviamo qui ad introdurre la nuova grande rassegna al San Domenico. Il bello di questo appuntamento ormai tradizionale sta nel fatto che Forlì sta portando avanti con convinzione un assedio sistemico alle forme artistiche della modernità”. L’altro grande punto di forza delle rassegne forlivesi è l’originalità: “Quello che si propone metodicamente qui da 12 anni – continua Paolucci – non è preconfezionato, ma qualcosa di assolutamente nuovo nel panorama culturale italiano. E’ stata imboccata la strada giusta”.

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