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Forlì e l’Art Decò, "Vi stupiremo nuovamente". Già 30mila prenotazioni

L'Art Decò è stata come l'esplosione di una Supernova, a partire dal 1923, poi esauritasi già nel 1929. "Il fenomeno è continuato anche dopo e fino al 1940, soprattutto negli Stati Uniti, ma senza più la creatività iniziale"

SOLIDARIETA' - Anche quest’anno, la grande mostra internazionale allestita al San Domenico costituisce l’occasione per uno straordinario aggancio a sfondo sociale. Massimo Ciampa, segretario generale di Mediafriends (la onlus di Monadori, Medusa e Mediaset), dopo lo straordinario riscontro del 2016 con ben tre milioni di euro acquisiti in occasione della kermesse su Piero della Francesca, ripropone una raccolta fondi per la lotta ai tumori infantili: parte degli incassi di “Art Decò” sarà, infatti, destinata a quattro progetti di ricerca, portati avanti anche grazie al coinvolgimento dell’Irst-Irccs di Meldola. Le conclusioni della vernice sono appannaggio del presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi, Roberto Pinza: “A Forlì migliorano le persone grazie alle grandi mostre. Mi associo a quando già detto da Paolucci e Terraroli: i muri si sfondano con le grandi iniziative come quelle proposte dal 2005 ad oggi al San Domenico. Continueremo ad organizzare eventi culturali di valore assoluto, finché avremo idee e saremo assistiti da persone di questo livello”. Piero Ghetti
 

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